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Toro, serve una rosa completa. E per il salto di qualità… Belo e Balo!

Vincenzo Chiarizia
Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "Balo-Belo potrebbe essere un tandem d’attacco dotato di potenza e tecnica da farci fare davvero un salto di qualità significativo"

Dal 2005 ci sono voluti quasi dodici anni affinché il Toro potesse raggiungere l’utile. Infatti il bilancio del 2017 ha segnato il fatturato più alto di sempre e al netto di tutte le gestioni dell’era Cairo. L’utile maturato è di 1,5 milioni. Noccioline nell’ambiente del calcio nazionale per cui ciò significa che, se a qualcuno fosse balenato per la testa che in questa sessione di mercato il Toro avrebbe fatto la voce grossa, probabilmente si dovrà ricredere, perché, se la logica di Cairo è sostenere il Toro tramite l’autofinanziamento, allora c’è da attendere un utile gestionale più corposo prima di vedere un mercato degno del blasone del Toro.

Purtroppo è finito l’ennesimo campionato mediocre e mi aspetto che, al termine di questa sessione di mercato, il Toro si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato con una rosa monca, magari decapitata da una cessione di un big nell’ultima giornata di mercato che causerà l’ennesima plusvalenza che servirà a vincere il campionato dei bilanci. Per l’ottenimento di risultati sportivi adeguati, è necessario che il Toro si presenti con una rosa snella, come la vorrebbe mister Mazzarri, ma completa. In sostanza non deve mai più accadere che un giocatore inadeguato come Umar Sadiq possa essere preso per sostituire il giocatore più rappresentativo, tecnicamente parlando, del Toro.

Grassi, Verissimo, il rinnovo di Moretti sono novità che potrebbero andare bene, ma sappiamo che a centrocampo occorre intervenire per potenziare il reparto. Vi ricordate Gianneli Imbula? Ecco, ciò che serve al Toro risponde all’identikit del francocongolese. Ci vuole quantità e qualità in mediana. Ci vuole un Baselli più struttrato fisicamente o un Acquah con i piedi delicati. L’unico modo per prenderli è quello di metter mano al portafogli perché è normale che i giocatori buoni te li facciano pagare.

In difesa con Lyanco, Bonifazi, N’Koulou, Moretti ed eventualmente Verissimo, mancherebbe l’eventuale sesto centrale per avere il ricambio ad ogni ruolo, a meno che Mazzarri non si accontenti di averne cinque pretendendo di farli ruotare sulla linea difensiva. Non nego che il ritorno di Glik potrebbe farmi emozionare, ma credo che questa possibilità possa essere incasellata nel fantamercato.

In attacco con Ljajic, Iago Falque, Edera e Belotti saremmo a posto e, cedendo Niang, avremmo bisogno di un degno sostituto del Gallo. Zaza, per quanto possa essere giustamente inviso a parte della tifoseria granata, è il tipo di giocatore che potrebbe fare al caso di mister Mazzarri. Ma il suo arrivo deve assolutamente escludere la partenza di Belotti a fine mercato, altrimenti saremmo punto e a capo.

Infine una mia suggestione: quanto mi piacerebbe vedere Balotelli con la maglia granata addosso! Sì, so bene che la punta italiana caratterialmente è un giocatore particolare e Mazzarri dovrebbe lavorare duro per tenerlo a bada, tuttavia vedere le due punte della nazionale in coppia nel Toro mi farebbe enormemente godere. Inoltre il valore ed il peso della maglia granata ha fatto rendere al meglio Alessio Cerci, magari potrebbe sortire lo stesso effetto al campione bresciano ex Inter. Ripeto, è una mia suggestione: ma spero di dare un’idea a Petrachi e Cairo, cioè cedere Niang e prender la punta italiana ex Nizza. Balo-Belo potrebbe essere un tandem d’attacco dotato di potenza e tecnica da farci fare davvero un salto di qualità significativo.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.