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Toro, ecco Barretopoli

Non c'è pace al Toro! Archiviata con legittima soddisfazione la preziosa vittoria di domenica contro il Siena di uno scatenato Rosina, i riflettori sono di nuovo puntati sul mercato. Sotto gli occhi di tutti la stucchevole telenovela...
Renato Tubere

Non c'è pace al Toro! Archiviata con legittima soddisfazione la preziosa vittoria di domenica contro il Siena di uno scatenato Rosina, i riflettori sono di nuovo puntati sul mercato. Sotto gli occhi di tutti la stucchevole telenovela Barreto. Ventura scommette sul suo talento indipendentemente dal brutto infortunio: fermo da più di due anni, a Udine Guidolin non l'ha praticamente mai avuto a disposizione. Ebbene, nelle ultime ore Toro e Udinese hanno raggiunto un accordo sul suo passaggio in granata: 1,7 milioni per la comproprietà. Barreto a un quotidiano sportivo nazionale ha dichiarato qualche giorno fa: “Sono felice, non vedo l’ora di cominciare. Da due anni sognavo di passare al Toro e ritrovare Ventura!”. Allora perchè ancora oggi il trasferimento, malgrado il prolungamento concordato fra le due società del contratto in essere, non si concretizza? La solita e, permettetemi squallida, battaglia del grano, amici! Da un lato giocatore e procuratore avrebbero sparato una richiesta di 750mila euri per 3 anni, dall'altro Petrachi sarebbe fermo su un'offerta di 500mila. Tutto questo a pochi giorni dalla delicata trasferta di Pescara. Ci domandiamo perchè in Via Arivescovado non abbiano cercato un'alternativa al brasiliano: possibile che a mister Ventura piaccia solo lui? Può un attaccante che appare un'incognita sul piano dell'integrità fisica pretendere di guadagnare più o meno le stesse cifre che Cairo vuole proporre per il rinnovo a un certo Rolando Bianchi? La soluzione dell'enigma, si spera, la conosceremo nei prossimi giorni. Barretopoli è ormai agli sgoccioli ...   MENO MALE CHE DANILO C’E’ - Che giochi o che vada in panchina non cambia nulla. Vi ricordate con che scetticismo all'inizio della scorsa stagione di B era accolto l'annuncio del suo nome dallo speaker all'Olimpico? Oggi, anche se Darmian a destra e Masiello a sinistra – quest'ultima scelta fa molto discutere tifosi e addetti ai lavori - sono i titolari per Ventura, D'Ambrosio non si perde d'animo. Si fa trovare pronto, eccome, al momento del bisogno. Domenica, giocando in una difesa completamente rivoluzionata da infortuni e squalifiche, ha estratto fuori dal cilindro addirittura due assist. Sul primo gol ha seguito con grande tempismo Cerci suggerendogli il passaggio che lo ha portato sul fondo a dettare il tocco all'indietro per il bel gol di Brighi. Sul terzo gol granata invece Danilo, benchè pressato da un nugolo di giocatori senesi dentro la sua area, ha pescato con un lancio millimetrico Alessio Cerci che si è poi involato con una cavalcata sublime verso il terzo gol. Certo, qualche errorino là dietro lo avrà pure commesso. Danilo però dimostra di avere carattere: è un perfezionista mai contento di sé, chissà se d'ora in poi Ventura gli darà più spazio?   MATTHEWS, CAMPIONE ED EROE - Wembley, 2 maggio 1953: devono arrivare le guardie a cavallo per far sì che 110mila spettatori assatanati rientrino sugli spalti per la finale di FA Cup. Gli scommettitori fanno festa: il Bolto par strafavorito ma nel piccolo e indomabile Blackpool gioca lui, Stanley Matthews: l'ala destra per antonomasia del calcio mondiale alla pari col brasiliano Garrincha. C'è un piccolo particolare: Matthews ha 38 primavere sul groppone e non ha ancora vinto nulla di significativo. Almeno col suo club, perchè con la nazionale dei Tre Leoni … ma torniamo a quella gara. Palpitante, tessa, drammatica: a inizio ripresa il Bolton va sul 3-1 ponendo una seria ipoteca sul trofeo. Ebbene, la folla applaude il campione che non vuole vedere intristito sul viale del tramonto e lo incita a lungo. Stanley sente come una scossa: al 68° accorcia le distanze, fatica a tornare a centrocampo, forse la vista gli si annebbia. Ma è questione di pochi minuti: Mortensen, un altro mito del calcio inglese famoso per un suo gol all'Italia quui a Torino, segna il 3-3 con una punizione delle sue. Si va ai supplementari? Neanche per idea! Nel primo minuto di recupero discesa sulla fascia da centometrista di Matthews e cross al bacio per il gol-partita di Perry. Calcio d'altri tempi? Sì, calcio per Eroi con la E maiuscola!       renato.tubere@toronews.net (foto Dreosti)

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