- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
columnist
Non è tanto per il risultato finale, quanto per come è maturato che la gara con il Napoli è stata tatticamente significativa. Lo sottolinea ancora una volta Lello Vernacchia, il nostro esperto di gioco: “Si sono capite una volta di più le difficoltà del Toro attuale, dotato di gente che corre ma spesso non sa correre bene e i gol di Dzemaili in fotocopia lo dimostrano”.
Vernacchia punta il dito sui centrocampisti: “Mi sono sembrati eccessivamente in difficoltà, anche se hanno incontrato una signora squadra. Ma si sapeva in anticipo che una delle loro armi migliori sono gli inserimenti dei centrocampisti e invece sembra che sia stato ignorato. E visto che non possiamo avere tre Gazzi in campo e nemmeno affrettare i tempi del recupero di Brighi serve comunque maggiore attenzione”. Altra chiave tattica annunciata alla vigilia stava nelle fasce e anche lì ha vinto Mazzarri: “Zuniga ha fatto quello che voleva, ecco perché avevo suggerito di mettere D’Ambrosio più avanti a coprire Cerci che è uno che difende poco. Perché un giocatore di qualità non lo devi mettere dietro ad uno di quantità. E francamente il cambio di Ventura l’ho compreso poco, D’Ambrosio se la stava cavando”.
Ora arriva il Bologna, gara che può essere crocevia fondamentale: “Sta in mezzo a questo ciclo terribile, fare risultato al Dall’Ara, magari pieno vorrebbe dire vivere i prossimi impegni più serenamente mentre in caso di sconfitta bisognerà guardare per forza cosa fanno le altre. Ma il Siena a Pescara e il Genoa a Napoli non hanno gare facili”. E poi c’è Bianchi e una gestione non facile: “Ovviamente ora c’è bisogno di tutti, ma lui per primo deve ricordarsi che esistono anche i capitani-non giocatori e il suo esempio può essere importante lo stesso. Evidentemente Ventura ha fatto le sue scelte, guarda già al domani”.
Redazione TN(foto M.Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA