columnist

Toro, il derby spartiacque per l’Europa

Toro, il derby spartiacque per l’Europa - immagine 1
Occhi Sgranata / Il pensiero del nostro Vincenzo Chiarizia
Vincenzo Chiarizia

Dunque eccoci qui, a vivere ancora una volta la settimana infernale per ogni tifoso granata: la settimana che porta al derby. Per noi granata non è mai facile, si sente l’adrenalina del match, ma davanti agli occhi scorrono le recenti scoppole patite negli ultimi confronti, ma mister Mazzarri ha l’occasione di conquistare definitivamente il popolo granata e di dare davvero una sterzata a questa stagione. Un’impresa domenica farebbe fare un balzo al mister nei cuori dei tifosi granata e rilancerebbe davvero le ambizioni europee del Toro. Il derby si giocherà allo stadio del Grande Torino dove, con l’avvento del nuovo tecnico e dall’inizio del girone di ritorno, i granata non hanno ancora subito un gol. Infatti dando uno sguardo ai numeri, si evince che intanto nelle cinque giornate del girone di ritorno i punti sono esattamente gli stessi ottenuti da Mihajlovic nelle prime cinque gare di campionato.

I dati per il tecnico serbo dicono che si è presentato al derby allo Stadium con 11 punti in cinque gare con 10 gol fatti e 5 gol subiti, mentre Mazzarri ha ottenuto gli stessi punti con lo stesso numero di gol fatti e solo 2 subiti. Possiamo dunque dire che, analizzando i numeri, il tecnico di San Vincenzo ha subito meno gol e, soprattutto, da quando c’è lui in panchina, la squadra non ha incassato gol in casa. Questo è il dato che principalmente colpisce e cioè che il maggiore equilibrio che Mazzarri è riuscito a dare alla squadra, non ha inficiato la vena realizzativa della squadra. Inoltre, come abbiamo avuto modo di dire già una settimana fa, probabilmente con mister Mihajlovic la partita di domenica scorsa contro la Samp il Toro l’avrebbe persa. Tornando ai numeri, i granata si presentano come meglio non avrebbero potuto per questo derby. Zero gol subiti in casa tra le mura amiche sono un bel biglietto da visita alla vigilia del derby e fa pensare che non sarà così facile per la Juventus superare il nostro Sirigu. Ma ciò che più conta è che il Toro si presenta alla stracittadina con un Belotti ritrovato che domenica ha segnato un gol… alla Belotti. Indubbiamente oltre a far tornare il Gallo ad alzare la cresta, questa rete è servita principalmente a dare fiducia al ragazzo: reggere uno scatto poderoso come quello di domenica, superare Nuitynck e reggere l’urto del ritorno di Samir, ha indicato al centravanti granata che la condizione è quasi quella ottimale.

Ora però c’è il derby, e mister Mazzarri ha iniziato questa settimana con una gita sul colle di Superga. Respirare l’aria del mito lì, da soli (per quanto sia difficile per il tecnico granata) al cospetto degli invincibili è forse il modo migliore per capire cosa sia il derby della Mole. Forse Mihajlovic all’andata esagerò con la retorica e Mazzarri probabilmente vuole mantenere un basso profilo per quanto riguarda le dichiarazioni, ma ha bisogno di respirare l’aria granata fino in fondo. Domenica il Toro giocherà il primo derby in casa da quando si allena al Filadelfia. Sarebbe bello se la squadra si recasse allo stadio a piedi dal proprio quartier generale, magari tra due ali di folla dei tifosi. Certo un’idea romantica e forse anche utopica per questioni di ordine pubblico, ma sarebbe utile per mantenere un contatto umano tra tifo e squadra.

Sogni e idee a parte domenica il Toro gioca il derby che rappresenta uno spartiacque decisivo per il campionato: una vittoria gaserebbe tutto l’ambiente granata. Una sconfitta viceversa andrebbe a scoraggiare una tifoseria che soffre ormai da troppo tempo. La stracittadina giunge nel momento più importante della stagione del Toro e il mio auspicio è che i tifosi possano riempire tutto lo stadio Grande Torino per accompagnare la squadra ad una vittoria che ormai manca da troppo tempo.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

tutte le notizie di