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Il Toro vince contro una Sampdoria che è stata letteralmente disinnescata dalla retroguardia granata. Contro la Fiorentina il Toro era riuscito a subire una rete fantozziana (o Ansaldi accelera a rientrare o la linea difensiva non può salire e lo deve aspettare), mentre per tutte le altre nitide occasioni ci ha pensato Salvatore Sirigu, ormai un portiere top a livello europeo (sarebbe anche opportuno che il CT Mancini desse almeno una possibilità in una partita di rilievo al portierone granata). Per quanto riguarda il match contro la Sampdoria la difesa sembra aver ritrovato lo smalto precedente al match di Frosinone. Izzo ha sfoderato un’altra partita di livello, mentre il rientro di Nkoulou ha fatto ancora una volta comprendere, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia importante l’ex Lione per il Toro.
Ora però il campionato è entrato nel rush finale. Restano otto gare da giocare dove il Toro può seriamente mettere in difficoltà chiunque. Il prossimo match è al Tardini ed il Toro ci arriva con i favori del pronostico, ma non deve azzardarsi a commettere l’errore dell’andata, prendendo sottogamba l’avversario. In effetti i ducali, salvo sorprese, domani saranno privi dei loro giocatori migliori: Bruno Alves, Gervinho e Inglese. Ci sarà Kucka che al momento è l’uomo più in forma dei parmensi. Il Toro invece dal canto suo si presenta con maggiore consapevolezza dopo aver battuto i blucerchiati. Le assenze e la rosa corta (voluta da Mazzarri) costringono il Toro a doversi presentare per la terza volta in una settimana, con gli stessi uomini in ruoli nevralgici. Infatti con l’ultima giornata di squalifica di Ola Aina, De Silvestri e Ansaldi saranno chiamati agli straordinari, a meno che il tecnico toscano non decida di dirottare Berenguer e/o Parigini sulle corsie laterali. Tuttavia per quanto riguarda il giocatore spagnolo, sarebbe un peccato toglierlo dalla posizione di vice Falque, visto che proprio contro la Sampdoria ha giocato una delle sue migliori prestazioni da quando è in granata. Anche a centrocampo giocheranno gli stessi, ossia Meité, Baselli e Rincon, mentre Lukic sarà squalificato. Per quanto riguarda il francese, il giocatore non riesce ancora a tornare ai livelli di inizio campionato. Personalmente lo vedo lento, ma non solo dal punto di vista dell’esecuzione del gesto tecnico, ma anche dal punto di vista mentale. Diverse volte, anche con la Sampdoria, ha tardato la giocata rischiando di farsi soffiare il pallone. Rincon è colui che mantiene una certa costanza di rendimento, mentre Baselli è paradossalmente costantemente incostante. E’ quel giocatore capace di farti godere con la perla di Firenze che ha consentito ai granata di uscire con un punto dall’Artemio Franchi e di farti infuriare quando in contropiede, contro la Sampdoria tra l’andare al tiro, o passarla al compagno decide per un filtrante fortissimo e senza senso che esce dalla linea di fondo. Come può un giocatore lanciato in contropiede non compiere la scelta più semplice? Questi errori potrebbero essere fatali.
Infine il Gallo, mamma mia che furia! Il Gallo sta vivendo un momento di forma straordinario e la prestazione contro la Sampdoria ne è una dimostrazione. Quest’anno Belotti si è letteralmente accanito contro la Sampdoria segnando ben quattro gol in due gare. Nella partita di mercoledì ha fatto un gran gol di testa rendendo, come ammesso dallo stesso De Silvestri, il suo normalissimo e prevedibilissimo cross, una grande giocata. Nell’azione del secondo gol è lui a dare il via all’azione con la sua progressione ed infine, non contento, ha rischiato anche di segnare una tripletta. Alla trentesima presenza dunque Belotti arriva a 12 gol in questa stagione e alla rete numero 60 in Serie A da quando è in granata.
Insomma le premesse sono buone per sperare in un finale di campionato in crescendo. Il pubblico nel turno infrasettimanale ha risposto in maniera ottimale e occorre che l’equilibrio resti e che arriviamo a fine campionato con la possibilità di giocarci il pass per l’Europa.
Infine un pensiero sulla data del derby. A mio avviso non è tanto il fatto di giocare o meno il 4 maggio a destare scalpore. Infatti anni addietro è accaduto che il Toro giocasse il 4 maggio. Il problema è che si è scelta quella data proprio per disputare la stracittadina. Personalmente mi è sembrata una mancanza di sensibilità da parte della Lega che avrebbe dovuto considerare che proprio il giorno della commemorazione non si può giocare un derby per giunta fuori casa. Certo, qualora la Lega dovesse confermare la data, il derby giocato proprio in questo giorno sacro, assumerebbe contorni romantici: potrebbe regalare una maggiore spinta emotiva al Gallo e compagni. Vincere proprio in quel giorno a casa loro sarebbe ancor più meraviglioso.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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