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Il Granata della Porta Accanto/ La vittoria rocambolesca di Cesena non ha dato il giusto impulso al mercato, ma i problemi sono sempre gli stessi e i giorni passano
Quanti di noi vorrebbero da qui a fine maggio vedere il balletto della gallina più e più volte? La risposta è scontata giacchè il gol di Maxi Lopez, che ha permesso al Torino di espugnare il Manuzzi di Cesena dopo quasi quarant'anni, è diventato subito un tormentone per via della caratteristica esultanza del centravanti ex River e Barcellona. Intanto la notizia è che un bollito come Maxi Lopez, dato per finito da parecchi anni, in due spezzoni di partita tra campionato e Coppa Italia, ha fatto meglio di Amauri in metà stagione Che sia uno di quei giocatori capaci di rigenerarsi alla corte di Ventura? Solo un folle non lo spererebbe, ma attenzione: il fatto che Maxi Lopez sia arrivato a zero euro non deve essere l'alibi per condurre solo operazioni low cost come questa. Va benissimo che la dirigenza ci azzecchi ogni tanto e faccia l'affare rivitalizzando uno scarto altrui (Bovo e, soprattutto, Moretti sono l'esempio più lampante che questo accade ogni tanto), ma la politica di rafforzamento della rosa non può passare solo attraverso questa via. Sarebbe inaccettabile.Ed infatti a bocce ferme e mente fredda, dopo l'overdose di esultanza per il 3-2 in extremis di Cesena, la paura che ha colto tanti di noi è stata proprio quella di veder preso a scusa il gol di Maxi Lopez per fare quella classica operazione di cui in Italia siamo maestri: nascondere la polvere sotto il tappeto. I tre punti di Cesena sono fondamentali per il campionato del Toro, ma l'andamento della partita e le prestazioni dei singoli hanno ulteriormente confermato che questa squadra ha un paio di problemi strutturali il più grosso dei quali è quello legato allo scarso tasso tecnico del centrocampo. Mettere la testa sotto la sabbia scambiando la gallina di Maxi Lopez con il più classico degli struzzi è la cosa peggiore che questa dirigenza potrebbe fare.Io personalmente sostituirei Amauri (il cui sostituto è di fatto Maxi Lopez) con un centravanti buono, uno per capirci che garantisca i gol di Quagliarella, lasciando crescere Martinez che comunque sta dimostrando di poter valere la nostra serie A. Ma più di tutto non baderei a spese e prenderei un vero centrocampista coi piedi buoni, uno che messo vicino a Gazzi (e Farnerud che nella mediana a tre mi sembra molto propositivo e continuo, più di El Kaddouri comunque) sappia far girare la palla e detti i tempi della squadra. Né Kurtic né Ilicic mi sembrano i profili giusti, ma in mancanza d'altro almeno sono giocatori affidabili il primo e con quel quid di imprevedibilità il secondo.Ci penserà Petrachi a fare le nozze coi fichi secchi anche stavolta. Spiace che Cairo abbia perso l'opportunità di rinforzare la squadra in estate e non sia partito col piede giusto nemmeno nel mercato invernale nonostante i proclami (Entro il 10 gennaio due-tre acquisti). E' bizzarro l'atteggiamento del patron granata che in altre sue aziende non bada a spese per accaparrarsi i migliori (l'esempio Floris a La7 credo renda l'idea) mentre col Toro ha sempre giocato al risparmio tranne qualche slancio purtroppo mal calibrato E' sempre facile fare i conti coi soldi degli altri ma 5-6 milioni investiti ora metterebbero al riparo da strane situazioni che un campionato balordo come la A livellata degli ultimi anni potrebbe presentare. E con la permanenza in A non va sottovalutato il giro di rifornimento alla cassa dei diritti tv, cioè un nuovo assegno da una quarantina di milioni da riscuotere con l'inizio della prossima stagione. Un noto sovrano diceva che Parigi val bene una messa: allo stesso modo la serie A vale il prezzo magari un po' gonfiato di un buon centrocampista preso a gennaio .
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