Toro: ”Il meglio è nemico del bene…”

...Chi vuole fare meglio spesso fa peggio... 

Questo recita un saggio che oggi più che mai mi pare caschi a pennello, o quanto meno ritengo interpreti al meglio il mio pensiero sulla discussa (e discutibile) esclusione di Daniele Padelli decisa da Ventura. Ebbene, vi spiegherò perchè il mister granata ha commesso tre errori.

1 Il primo pensiero sull'esclusione del portiere non può che andare all'erroraccio di Cagliari, in una partita che comunque il Toro ha fatto sua con Padelli in porta. Dunque, basta fallire una volta per essere fuori (e lasciamo stare il gol incassato contro il Verona, frutto di una zolla che provoca una traiettoria beffarda del pallone). E il rendimento di una stagione? Lo stesso che ha portato il Toro in Europa? E - ammettiamolo - ha convinto il ct Conte a portarlo in Nazionale? Ventura, non è per una papera che si giudica un portiere.

2 Francois Gillet torna giocare in serie A dopo una lunga squalifica per una brutta vicenda, che qui non e' il caso di ricordare. Certo, è tornato in Europa. Non è la stessa cosa. E alla pressione del ritorno all'Olimpico, dovrà aggiungere quella di sostituire un compagno protagonista di una delle stagioni più felici del Toro degli ultimi vent'anni. Quale sicurezza saprà trasmettere ai compagni, ormai abituati ad avere alle spalle Daniele? Ma, soprattutto, sarà in grado di gestire la tensione in una partita dove non può permettersi un rendimento meno che eccezionale?

3 Quale messaggio trasmette oggi Ventura alla squadra? Sbagli, sei fuori. Senza appello. Non è così che si costruiscono grandi squadre per grandi stagioni. Ma con la capacità di dare supporto a chi è (forse) in difficoltà. Nella capacità di fare gruppo. Quello stesso gruppo capace di moltiplicare le forze se è l'allenatore in difficoltà.

In bocca al lupo a Gillet, a presto - rivedendolo in campo - a Padelli.