Il Granata della Porta Accanto/ Tre soli acquisti nell'ultima sessione, ma il campo ha rivalutato parte di quelli estivi: basterà per dare una svolta alla stagione?
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Toro, il mercato di gennaio ha rispolverato pezzi di quello estivo
Chiariamo subito un concetto: se Cairo avesse investito a gennaio in un centrocampista forte ed in un attaccante in grado di fare la differenza davanti, questo Toro sarebbe potuto tornare in corsa per le prime 7-8 posizioni della serie A e forse per qualche ambizione anche in campo europeo. Nessun investimento è stato fatto nel mercato invernale (nonostante alcune esternazioni presidenziali indicassero il contrario) e ciò peserà nel giudizio che a fine stagione verrà dato sull'operato della società.Detto questo, è buffo notare come negli ultimi trenta giorni, mentre tutti eravamo nell'attesa di qualche colpo di mercato, la squadra in campo, nelle partite disputate durante questo lasso di tempo, ha inanellato due pareggi e tre vittorie tenendo una media quasi da Champions League. Positivo è stato l'impatto di Maxi Lopez che con il gol di Cesena e molte giocate per i compagni, è sembrato un acquisto, oltre che poco oneroso visto che è arrivato gratis, molto azzeccato. E i più maligni diranno che ci voleva poco a rivitalizzare l'asfittico attacco del Toro...Eppure, eppure, lì davanti Quagliarella è tornato a segnare, Martinez dimostra pur con tutti i suoi limiti dovuti all'inesperienza di poter essere un giocatore da serie A e persino Amauri si è sbloccato in campionato. Se a questo aggiungiamo che Benassi sembra essere tornato il talento di cui si parlava bene sin dal periodo delle giovanili nell'Inter, ecco che piano piano una buona parte degli acquisti estivi iniziano a rendere per quanto ci si sarebbe atteso e viene quasi da dire che il mercato di gennaio ha portato in dote la riscoperta di tanti acquisti estivi. Paradossi del mondo del calcio.La verità è che parte del mercato fatto da giugno ad agosto è stata sconfessato dalle cessioni di Ruben Perez, Nocerino e Larrondo e dalla clamorosa esclusione di Sanchez Mino dalle attività della Prima Squadra. Un'analisi più approfondita ci dice che l'impianto di centrocampo pensato in estate è stato quasi completamente un fallimento: si salva solo Gazzi che peraltro al 30 agosto aveva già le valigie pronte per andare allo Spezia... Vives non ha saputo mantenersi sui livelli dell'anno prima e ancora più deludente è stato El Kaddouri sul quale si puntava molto perchè dopo Cerci era il giocatore col tasso tecnico più alto nella rosa granata. Il rientro di Farnerud e la ripresa di Benassi sembrano, invece, aver dato un po' di stabilità alla mediana del Toro tanto che anche davanti le cose hanno iniziato a girare un po' di più. Poi, si sa, la stagione è fatta di alti e bassi, e Cairo sicuramente ha sfruttato il buon momento a livello di risultati coinciso con la finestra di mercato per non azzardare nulla sul fronte acquisiti. Strategia corretta? Sulla carta no, perchè alcune lacune strutturali della squdra restano ed erano da puntellare, però il calcio non è una scienza esatta e il cosiddetto "morale" a volte fa più della tecnica: questo filotto positivo di risultati potrebbe davvero cambiare la stagione più di quanto avrebbero potuto farlo due o tre acquisti roboanti. Vedremo. Di sicuro c'è che l'esito di questa stagione è ancora tutto da definire e il mese di gennaio nel bene o nel male ne sarà stato lo spartiacque. Nel bene perchè se finissimo nella parte sinistra della classifica e si andasse ancora un po' avanti in Europa League vorrebbe dire che ancora una volta Ventura ha avuto ragione a credere nei "suoi" uomini e la società ad andargli dietro. Nel male perchè se si ottenesse solo una salvezza risicata, rimarrebbe il rimprovero della piazza verso una dirigenza che avrebbe potuto fare molto per rendere la squadra più competitiva ed invece si è limitata al minimo indispensabile (e forse nemmeno quello...).Ai posteri l'ardua sentenza, ma nel frattempo godiamoci questo Toro rinvigorito!
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