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columnist
Ci sono momenti della vita di una società calcistica in cui quello che, pomposamente e incoerentemente, da qualcuno viene chiamato "stile" e da noi tifosi del Toro molto più semplicemente "valori", serve a fare da argine a situazioni spiacevoli. Eventi più o meno drammatici a volte fanno emergere la capacità di tutti di far fronte comune per superare la difficoltà del momento in nome proprio di quei valori che, nel caso del Toro, sono ancora più forti tanto più grande è l'ostacolo. Succede così che un portiere belga arrivato da appena un anno si trovi a dover affrontare una condanna che rischia di fargli chiudere la carriera anticipatamente: Gillet è stato una bandiera del Bari e della città di Bari (tanto da aver ricevuto dal sindaco quale onorificenza le chiavi della città) e si ritrova coinvolto in quella brutta storia che è l'indagine "spezzatino" del calcio scommesse per un paio di gare sospette giocate proprio con la maglia dei galletti. In un solo anno di granata, per la sua serietà e professionalità, per le sue qualità tecniche e per quella grinta molto da Toro, il "gatto di Liegi" ha fatto breccia nei cuori dei tifosi che lo hanno spesso osannato quando veniva a difendere la porta sotto la Maratona nelle gare casalinghe. Che sia innocente o meno sarebbe teorico compito della giustizia sportiva appurarlo. Che questa sia affidabile nel fare al meglio il proprio lavoro invece non è così assodato. E a tal proposito cito il caso di un altro portiere vicino al mondo granata, Fontana, che fu squalificato come Gillet e in seguito completamente assolto al terzo grado di giudizio... Personalmente ritengo Gillet innocente. Ovvio che sapeva dei tentativi di combine, ma dubito fortemente che li abbia avvallati, né che sia stato fautore dell'illecito stesso. Un'omessa denuncia con la conseguenza di qualche mese di squalifica (come Gazzi e Barreto) sarebbe stata una punizione più che severa. Ma se ciò che penso io è ininfluente e lascia il tempo che trova, non lo è ciò che pensa la società Torino Fc, la quale, invece di scaricare bellamente il portiere belga, ha, nei fatti, dimostrato di credere alla sua innocenza comportandosi in maniera ineccepibile nei confronti del giocatore e dando un forte segnale alla tifoseria. Invece di gettarsi a capofitto alla ricerca di un nuovo portiere titolare (Viviano e Sorrentino in pole), Cairo e Petrachi, sentito Ventura, hanno preferito aspettare il secondo grado di giudizio e, cosa più importante, dare fiducia al duo Padelli-Gomis. Non so se c'è un calcolo mirato o una speranza fondata che l'appello possa ribaltare la situazione di Gillet, ma la società non gli ha voltato le spalle e secondo me questa è una notizia importante: come già sottolineava Manolo Chirico nel suo editoriale "Tocco di Mano", in un calcio privo di coerenza e riconoscenza, il comportamento del Torino come società non può non inorgoglire quei tifosi del Toro ( e siamo ancora tanti...) che credono ancora che il Torino sia una fede e non solo una società per azioni... In secondo luogo puntare, almeno fino a prova contraria del campo, su Padelli e Gomis significa dare senso e continuità alle scelte di mercato fin qui fatte: il portiere ex Udinese è arrivato agli albori del mercato ed essere ora promosso a titolare non può che voler dire coerenza con le proprie idee e col modo di agire sul mercato della triade Cairo-Petrachi-Ventura. Padelli è stato preso perchè ritenuto un estremo difensore affidabile e, coerentemente, nel momento del bisogno (squalifica di Gillet) a lui ci si affida. Come sembrano lontane, al confronto, alcune scelte schizofreniche del passato, come quella di prendere Agostini e Caceres per poi non far fare nemmeno un minuto ad entrambi in tutto il girone d'andata dell'anno scorso! Ed anche la decisione di tenere Gomis come secondo rientra in un discorso di fiducia che ancor più dovrebbe inorgoglire visto che si parla di un prodotto del vivaio granata. Dunque un plauso alla società per il comportamento, solidarietà a Gillet a cui auguriamo di dimostrare la propria innocenza e un incoraggiamento a Padelli e Gomis che hanno la grande chance di dimostrare il proprio valore difendendo la porta granata. In definitiva si può dire che sia stato uno dei pochi casi in cui un non-acquisto ha avuto un effetto decisamente più positivo di un acquisto sul morale della tifoseria! Alessandro Costantino Twitter: AleCostantino74 Foto Dreosti
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