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Toro, in Coppa Italia contro il Milan tra mille paure

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’Analisi di Gino Strippoli / L’incertezza granata di non essere squadra compatta

La batosta subita contro l’Atalanta sabato sera, difficilmente non lascerà strascichi contro il Milan. I giocatori del Toro, di questo Torino, sono entrati nella storia granata diventando parte di una pagina negativa e di loro si ricorderanno non vittorie e conquiste, ma il record di reti subite in casa con sconfitta al seguito. Bisognerà vedere come e se ci sarà una reazione di orgoglio granata almeno nella prestazione di San Siro.

I dubbi e le incertezze che aleggiano intorno alla squadra sono molteplici e di certo non nate con la debacle di sabato scorso. In più, il calciomercato immobile dei granata in entrata e l’uscita di Bonifazi, seguita da quelle quasi certe di Parigini, Falque e forse Zaza, hanno aumentato ancora più il malumore tra tifosi e la società granata: in primis il presidente Cairo, reo di non aver ancora esonerato il tecnico Mazzarri, ma anche di non aver rinforzato la squadra come si sarebbe dovuto fare già nella sessione estiva. E ancora, nell’immediatezza di questo inverno davvero rigido per il Toro, i risultati sono lì a dimostrarlo, con partite mai pienamente convincenti sin dall’inizio del campionato. L'organico davvero troppo sopravalutato dalla dirigenza e dai tecnici granata, avrebbe dovuto confrontarsi per superare la fase a gironi di  Europa League e migliorare la posizione in classifica della scorsa stagione. Invece, sono obiettivi a questo punto mancati entrambi: il primo nell'immediato, mentre il secondo è praticamente fallito dopo poche giornate dell'inizio del girone di ritorno.

Questa sera, diventa difficile capire quale possa essere l’obiettivo dei granata. Se prendere meno gol possibili dal Milan o cercare una sorprendente vittoria, che sicuramente non cancellerebbe il peccato rappresentato dai 7 gol subiti (quello rimarrà incollato negli annali di storia su ogni giocatore granata) ma che almeno potrebbe restituire un po' di fiducia ai giocatori per poter finire in tranquillità il campionato e arrivare alle semifinali. Difficile capire poi, se nella mente dei tifosi sia meglio perdere contro il Milan, magari in maniera decorosa, oppure arrivare in semifinale e prendere un ennesima terribile botta nel derby. Questa sera rientreranno Ola Aina e Rincon al posto di Laxalt e Meitè. Per il resto la squadra sarà quella vista contro l’Atalanta, con la possibilità di vedere dall’inizio Millico o Edera al posto di Verdi o Berenguer, Bremer al posto di Djidji e Lyanco per Izzo.

Intanto, il Toro dopo i 7 gol subiti è diventata la 16ᵃ difesa del campionato, alla pari del Sassuolo, con 35 gol subiti. Peggio hanno fatto solo Lecce, Brescia e Genoa, tre squadre in lotta per non retrocedere, mentre l’attacco è 11° con 26 gol fatti. Ma quello che pesa di più, sono le 10 sconfitte in 21 partite giocate, con 8 vittorie e 3 pareggi. Ovvero una statistica da medio bassa classifica, ancorata oggi al 12° posto.