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Toro, inizia il calciomercato: tra rivoluzioni e conferme

Vincenzo Chiarizia
Occhi Sgranata / Torna la rubrica del nostro Vincenzo Chiarizia

Da ragazzino il calciomercato era un momento che mi gasava molto. Ricordo che mi entusiasmava e mi faceva fantasticare su quale giocatore avrebbe potuto vestire la maglia granata. Nel tempo e, soprattutto da quando c’è Urbano Cairo, il mercato è diventato per me un supplizio. Soprattutto negli ultimi anni ho vissuto episodi grotteschi. Ricordate la dimenticanza della firma nel riscatto di Antimo Iunco? O in tempi recenti la cessione di Ogbonna alla Juve, o l’addio di Cerci all’ultimo giorno di mercato, dopo che l’ex numero undici granata ufficializzò diversi giorni prima il suo passaggio all’Atletico Madrid con un tweet galeotto (poi cancellato). Cerci dichiarò che nel momento del tweet stava giocando alla Playstation con Ruben Perez, mentre qualcuno gli aveva hackerato il profilo scrivendo quel tweet e che avrebbe sporto denuncia. Attendiamo ancora gli esiti delle indagini, ma ciò che colpì al tempo è che molti pensavano che il tweet fosse stato un errore di Cerci perché l’ufficialità del suo passaggio all’Atletico Madrid, malgrado l’accordo già concluso, sarebbe stata data dalla società volutamente l’ultimo giorno di mercato per poi giustificare il suo rimpiazzo con il parametro zero Amauri. Per non parlare poi della querelle Maksimovic per il quale colui che sarebbe dovuto essere la sua riserva, Rossettini, è stato poi inevitabilmente promosso a titolare. Nel mezzo gli addii indigesti di Immobile (due volte) e di Glik.

Dunque sta per iniziare ancora un mercato che ci farà sudare freddo. Inevitabile parlare di Belotti. Il bomber granata pare che lo vogliano tutti, anche il Milan. Meno male che Mihajlovic ha detto che la situazione di Belotti dovrà essere decisa immediatamente. Speriamo che sarà così. Se si vuole l’Europa va bene tenere Belotti e va bene anche Sirigu, portiere affidabile e di esperienza. Ma chi sarà il secondo? Zaccagno, Gomis e Cucchietti sono le tre possibilità che potrebbero crescere all’ombra dell’ex vice Buffon in nazionale.

La difesa va rivista e ringiovanita. Lyanco e Bonifazi sono due giovani interessantissimi, ma sono entrambi due centrali di piede destro, per cui bisogna investire sul centrale di sinistra visto che è rimasto il solo Moretti che nel corso della stagione avrà bisogno di rifiatare. Barreca e Zappacosta devono essere confermati senza indugi.

Il centrocampo forse è il reparto più bisognoso di interventi. Soprattutto se si punterà al 4-2-3-1. Va blindato Baselli, Acquah può restare, ma deve moderare la sua irruenza. Non mi riferisco tanto all’entrata su Mandzukic nel derby (identica entrata di Ramos su Cuadrado nella finale Champions League poco prima che quest’ultimo venisse espulso, ma stranamente lì non è stato fischiato fallo), ma ad esempio alla tentata gomitata al volto di Magnanelli nell’ultima giornata. Deve contenersi. Valdifiori e Lukic saranno inadatti al modulo e dovranno cercare aria altrove, mentre Obi e Gustafson vanno ceduti perché non utili alla causa per diversi motivi: il nigeriano ha continui problemi fisici, mentre lo svedese non sembra trovarsi a suo agio in Serie A. Dopo la partenza di Vives, Marco Benassi è stato nominato capitano, ma la sua gestione è stata pessima. Sicuramente in parte è stata colpa sua ed il suo campionato è stato in continua involuzione. Se andrà via anche lui, il centrocampo granata avrà bisogno di una vera e propria rivoluzione.

Sui trequartisti vanno confermati Ljajic, Iago Falque e Boyé, ma servono tre riserve che all’occorrenza possono ricoprire anche il ruolo di seconda punta o di esterno in un tridente. Posto che Iturbe potrebbe non essere riscattato, sarebbe logico guardare altrove. Infine va definita la posizione di Maxi Lopez. A prescindere di chi sarà il titolare (Belotti, Zapata o qualcun altro) l’argentino se far parte ancora della rosa granata e soprattutto dipenderà anche dalla forma che avrà il giocatore il giorno del ritiro. Comunque il ruolo di bomber di scorta potrebbe essere preso da Boyé qualora Maxi Lopez dovesse andar via.

In definitiva, se il portiere sarà Sirigu, i principali investimenti saranno necessari in mezzo al campo e sulla linea dei trequartisti. Muscoli e fosforo per poter avere finalmente una squadra da sogno. I soldi ci sono, speriamo ci sia anche la volontà della società e che non ci saranno sgradite sorprese di fine estate.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.