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columnist
Gli uomini di Ventura si sono concessi qualche giorno di riposo dal ritiro e quindi faccio una piccola pausa dal mio consueto “Diario dal ritiro” per parlarvi delle nuove divise del Toro. Ormai ci siamo abituati alle nuove maglie, che subito non sono piaciute moltissimo, in particolare per il loro colore “un po’ troppo rossiccio”. Effettivamente si notava già nelle divise da allenamento che il colore non era esattamente il granata a cui eravamo abituati: questo ha fatto storcere, e non poco, il naso ai tifosi più attenti a questi particolari. Ma ora voglio farvi ragionare su un altro aspetto. In questi giorni di ritiro ho potuto vedere bene le divise sia da allenamento sia da partita e ho assistito a una sorta di “magia”: le maglie rossicce, con il sudore, diventano granata. Forse è una coincidenza, forse non è una cosa voluta, ma sicuramente il messaggio che lanciano è fantastico e sa di calcio d’altri tempi. Il messaggio, infatti, potrebbe essere proprio questo: “ la maglia granata, per averla, te la devi sudare!”. Sì, perché solo lottando in campo con tutto il corpo e con tutta l’anima, riuscirai a far diventare la maglia che indossi di color granata. È una maglia che si conquista con il duro lavoro, in partita e in allenamento, sappiamo tutti molto bene che non è come le altre, e quest’anno lo vediamo ancora di più. Alla tifoseria solitamente, piacciono i giocatori che escono sudati dal campo, spesso anche a prescindere dal risultato: se dimostri di averci messo il cuore, i tifosi non avranno nulla da rimproverarti. Spero quindi, che questa mia riflessione possa essere d’aiuto a far cambiare idea a chi ancora, non era convinto delle nuove divise del Toro. Queste maglie vogliono ricordarci che il Toro non è alla portata di tutti, bisogna conquistarselo! Roberta Picco Twitter: @roberta_picco (foto Dreosti)
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