columnist

Toro, la metamorfosi della difesa granata

Toro, la metamorfosi della difesa granata - immagine 1
Scusatemi, ma devo essermi perso qualcosa…Da quando è stato esonerato Ventura ed al suo posto in panchina siede Zeman?Non credo ci possano essere altre spiegazioni all’involuzione...
Beppe Pagliano

Scusatemi, ma devo essermi perso qualcosa… Da quando è stato esonerato Ventura ed al suo posto in panchina siede Zeman? Non credo ci possano essere altre spiegazioni all’involuzione della squadra granata. Quale motivazione ci può essere alla base di questa metamorfosi? Nel girone d’andata la difesa del Toro era indubbiamente il punto di forza, mentre nel girone di ritorno le reti subite sono arrivate ad un numero pazzesco se confrontate alla prima parte di stagione. Ben magra consolazione è quella di essere considerati ormai una squadra spettacolare, lo spettacolo di certo è molto più apprezzato dai tifosi avversari di quanto non lo sia da noi. Personalmente avrei preferito di gran lunga pareggiare per zero a zero le partite contro Cagliari, Parma, Napoli e Fiorentina ed ora, guaderei la classifica soddisfatto dal fatto che il Toro a cinque giornate dal termine del campionato sarebbe matematicamente salvo. Invece…. Invece oggi a cinque giornate dal termine del campionato i punti sono 36 e ne mancano sempre quattro per essere sereni, fortunatamente dietro nessuno corre, altrimenti per noi non ci sarebbe sicuramente da stare tranquilli. La prima cosa importante per le squadre impegnate nella lotta per la salvezza è quella di possedere una difesa solida, soprattutto nelle ultime giornate di campionato, la nostra al momento fa acqua da tutte le parti. Al contrario il nostro attacco asfittico della prima parte di stagione si è scoperto tutto ad un tratto capace di segnare gol a raffica e di recuperare svantaggi importanti come ieri a Firenze così come qualche settimana fa contro il Napoli, peccato che i punti li prendano sempre gli avversari. Peccato inoltre che al termine di tutte queste partite a noi rimanga sempre in bocca il sapore amaro dell’impresa soltanto sfiorata, tipica sensazione da Toro mi direte voi, ma tutto questo non fa che rendere le sconfitte ancora più dolorose. Non posso certo essere io colui il quale può dare una spiegazione di questo malessere che affligge i nostri giocatori, ma indubbiamente durante gli ultimi minuti della partita qualcosa deve pur succedere nelle menti dei nostri eroi, così come qualcosa deve pur non funzionare durante i primi minuti delle partite se è vero come è vero che spesso e volentieri i giocatori in maglia granata sono scesi in campo senza la giusta concentrazione, subendo così svariate reti durante i primi minuti delle partite. Forse è giunto il momento che il nostro allenatore Ventura o Zeman quale sia, prenda da parte i suoi giocatori e cerchi di trasformarsi in abile psicologo cercando di infondere loro sicurezza e tranquillità, qualità che al momento sembrano essere totalmente scomparse nello spogliatoio granata. All’allenatore del Toro Ventura o Zeman, non so quale dei, due vorrei però formulare una domanda da perfetto ignorante quale sono: perché continuare ad intestardirsi a giocare con soli due centrocampisti regalando così la parte nevralgica del campo ad avversari comunque più forti? Durante la partita di Firenze nel primo tempo in campo erano presenti Santana, Cerci e Barreto e nessuno dei tre ha nelle sue qualità quello dell’incontrista, non sarebbe stato più opportuno iniziare il confronto con un centrocampo a tre composto da Vives, Gazzi e Basha, lasciando così Santana e Cerci liberi di portare scompiglio nelle retrovie viola, con Barreto unica punta pronto ad inserirsi negli spazi? Probabilmente il risultato non sarebbe cambiato, ma io in questa testardaggine e presunzione noto un limite non da poco da parte dell’allenatore granata, Ventura o Zeman che sia! Continuo intanto a guardare al Chievo ( squadra e società che non godono della mia simpatia) come ad un perfetto esempio di squadra attrezzata per la salvezza, i veronesi non regalano nulla allo spettacolo, sono ben consapevoli dei loro limiti, ma al momento giusto non sbagliano mai una mossa, basti vedere come ieri pomeriggio abbiano espugnato il campo di Siena aggiudicandosi al primo colpo il loro match-ball. Noi nel frattempo, squadra spettacolo per eccellenza della serie A italiana, continuiamo allegramente a sciupare match-ball da oltre due mesi.  Mi si permetta, ma a questo punto le nostre… ball, iniziano a non poterne più. Intanto domenica prossima ci aspetta la madre di tutte le partite, ma avremo modo di parlarne ancora fra qualche giorno, devo prima sbollire l’ennesima giornata di rabbia che mi ha regalato il nostro Toro!       Beppe Pagliano Twitter  @beppepagliano

tutte le notizie di