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Toro, la misura è colma… pretendiamo rispetto!

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Mentre scrivo queste righe, ancora non ho sbollito la rabbia furibonda causata dall’epilogo amaro della partita di sabato sera contro il Milan.I responsabili di questa mio stato d’animo sono la classe arbitrale e - spiace dirlo - la...
Beppe Pagliano

Mentre scrivo queste righe, ancora non ho sbollito la rabbia furibonda causata dall’epilogo amaro della partita di sabato sera contro il Milan. I responsabili di questa mio stato d’animo sono la classe arbitrale e - spiace dirlo - la stessa squadra granata ed il suo allenatore. Procediamo con ordine e soffermiamoci sugli errori della classe arbitrale: fino al vantaggio granata la partita è scivolata su binari di totale tranquillità, ma nel momento stesso in cui D’Ambrosio ha portato in vantaggio il Toro qualcosa è cambiato, Muntari e De Jong hanno potuto picchiare impunemente senza che il Signor Massa si sia preso la briga di mostrare loro il cartellino giallo. Quello che è successo poi negli ultimi minuti dell’incontro ha del pazzesco, il Milan all’87’ con Muntari riesce a trovare le rete grazie ad una azione rocambolesca, nel momento in cui quest’ultimo calcia verso la porta granata sono almeno tre i giocatori rossoneri in netto fuorigioco, due non seguono l’azione, ma il terzo, vale a dire Balotelli l’azione la segue eccome e secondo il mio modesto parere la rete sarebbe da annullare. Qualche dubbio all’interno della pattuglia arbitrale deve pur esserci stato in quanto seguono alcuni istanti in cui la rete pare sia stata annullata, ma a quel punto Massa decide che il gol è regolare. Vengono assegnati quattro minuti di recupero, dopo che è scoccato il 92’ la palla esce dal campo, nel frattempo Larrondo è a terra da almeno un minuto e mezzo, tutto è pronto per il cambio, ma Mexes rimette prontamente in gioco, nel frattempo la difesa granata è colpevolmente distratta e lascia libero Poli sul vertice dell’area di rigore, il centrocampista di Allegri a questo punto vede profilarsi davanti a lui Pasquale che invece di tergiversare si piazza proprio davanti all’ex sampdoriano, il quale cerca il contatto appena entrato in area, il contatto c’è, ma se si osservano bene le immagini televisive Poli ben prima di essere toccato sta già cadendo a terra, ricordo una situazione simile due anni fa contro l’Albino Leffe, il risultato fu che il nostro attaccante –non ricordo se Surraco oppureEbagua- fu prontamente ammonito per simulazione. Quello successo sabato sera potrebbe essere archiviato come la somma di errori che a gioco lungo vengono compensati, ma sappiamo perfettamente che non sarà così. In tre partite di campionato siamo ampiamente in credito verso la classe arbitrale, abbiamo visto tutti come a Bergamo siano maturate le due reti atalantine, stiamo quindi parlando di una società non di primo livello, quindi gli errori nei confronti del Toro sembrano decisamente mirati. Ci ricordiamo come nel 2009 gli errori arbitrali condannarono il Toro a favore di un Bologna che nell’occasione si era rivolto alle consulenze di un certo Moggi? Nel 2010 per tutti vale il gol regolarissimo annullato ad Arma all’ultimo minuto della finale Play Off contro il Brescia, che nell’occasione doveva festeggiare il centenario della fondazione. Due anni fa invece in serie B la squadra granata è stata costantemente presa di mira da decisioni arbitrali scandalose, terminando il campionato al primo posto a pari merito col Pescara,  con un solo rigore a favore, ma al contrario una moltitudine di episodi avversi, valga per tutte le farsa di Padova! L’anno scorso cosa dire della doppia sfida col Cagliari quando gli isolani hanno goduto di innumerevoli errori arbitrali a proprio favore, il rigore non assegnato a Sansone contro il Parma con relativa espulsione, il rigore inventato a Roma durante la sfida contro i giallorossi per un presunto fallo di D’Ambrosio, il rigore assegnato alla Fiorentina nel pareggio per 2 a 2 all’Olimpico, l’espulsione affrettata di Glik nel derby di andata e la mancata assegnazione del rigore al ritornoper un fallo su Jonathas, la rete non annullata al Milan nel 4 a 2 di Torino, il rigore di Catania poi fortunatamente sbagliato dagli etnei, il rigore al novantesimo a favore del Siena, poi fallito da Rosina, i rigori non assegnati a nostro favore ad Udine, il rigore inesistente assegnato all’Atalanta qui a Torino… Indubbiamente queste sono lamentele di un tifoso accecato dall’amore verso la maglia granata, ma vorrei sapere quante volte i tifosi avversari hanno avuto modo di lamentarsi degli arbitri quando hanno dovuto incontrare il Toro. A questo punto credo che la misura sia colma, pretendiamo rispetto dalla classe arbitrale , pretendiamo che la società granata -esiste?-  faccia sentire le proprie rimostranze nelle sedi deputate! Rivolgiamo ora l’attenzione alla nostra squadra ed a questa solita incapacità di difendere il risultato durante gli ultimi minuti. Per prima cosa perché Mister Ventura ha sostituito Cerci quando poteva ancora essere devastante? Se proprio voleva ricorrere ad un cambio in attacco perché non sostituire il generosissimo Immobile con Meggiorini pure lui adatto a quel tipo di gioco fatto di corsa e di sacrificio? Quale malessere attanaglia la nostra squadra ormai da troppo tempo durante gli ultimi minuti delle partite? Non può assolutamente essere un caso, bisogna ricorrere al più presto ai ripari magari anche con un lavoro psicologico di autostima, perché è innegabile che la nostra squadra quando le partite si stanno per concludere continua a palesare enormi problemi di tenuta mentale. Peccato davvero perché questi tre punti col Milan sarebbero stati come manna caduta dal cielo...   Beppe Pagliano(foto Dreosti)

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