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columnist
Questa settimana sarebbe potuta cominciare meglio, ad esempio con una vittoria contro la Sampdoria. Peccato! Gli errori sui gol subiti dai doriani sono stati imbarazzanti, ma mentre sulla rete di Zapata lo svarione di Moretti è stato talmente evidente che non vale la pena nemmeno parlarne perché capita a tutti di sbagliare, l’errore che invece non mi è piaciuto e che reputo molto più grave è stato quello sul secondo gol in cui si è sbagliato tutta la fase difensiva. La linea si è fatta sorprendere con De Silvestri che non è riuscito a contrastare Strinic, Moretti e Barreca occupati a marcare Ramirez e Zapata, ma dov’era N’Koulou e perché non è rientrato nella linea difensiva? Chi avrebbe dovuto marcare Quagliarella? Perché Niang non ha dato una mano a Barreca a tenere l’ex granata? Mi auguro sinceramente che tutti questi aspetti il tecnico serbo li abbia sviscerati per bene, perché una squadra che punta all’Europa non deve più permettersi questo genere di errori.
Resta comunque apprezzabilissimo Emiliano Moretti. Uno svarione non cancella la sua caratura tecnica e nemmeno quella morale, visto che da vero uomo è stato bravo a metterci la faccia. Mi stupisce invece l’atteggiamento del Gallo e il suo personalissimo silenzio stampa. Premesso che io sono un convinto sostenitore di fare più fatti e meno parole, ritengo che colui che porta al braccio la fascia da capitano di Valentino Mazzola, Giorgio Ferrini e Claudio Sala, abbia il dovere di rappresentare pubblicamente il Toro anche davanti alla stampa quando le cose non vanno come si vorrebbe, esattamente come ha fatto Moretti. E’ vero che Belotti ha rotto il silenzio social ed è verissimo che contro la Sampdoria ha giocato una grandissima partita, ma il capitano del Toro ha degli oneri che non possono essere evitati. Spero che il Gallo diventi al più presto il trascinatore di tutto il mondo granata.
Domani è il giorno di Udinese – Torino. I friulani sono sempre stati ostici e condivido le parole di Mihajlovic dette alla vigilia. Il discorso “chi tira indietro la gamba salta il derby” è sacrosanto. Chi indossa la maglia granata deve giocare ogni partita con la bava alla bocca. Sarà fondamentale la prestazione che i granata sfodereranno alla Dacia Arena, perché solo una partita da Toro – a prescindere dal risultato – potrà incidere positivamente sull’approccio che i granata avranno sabato sera allo Stadium. Inoltre domani sera la squadra di Sinisa avrà come avversario Maxi Lopez, giocatore beniamino dei tifosi del Toro, con il dente avvelenato proprio perché scaricato dal tecnico serbo. L’ex granata se in condizione e se determinato può fare davvero la differenza. Sono sicuro che il biondo argentino farà di tutto per instillare il dubbio a tutti gli addetti ai lavori e non, che un giocatore come lui potesse ancora far comodo al Toro che ad oggi ha come vice Belotti il giovane Sadiq in prestito.
Anche Lasagna è un giocatore molto più maturo rispetto a due anni fa con la maglia del Carpi. Per fortuna non ci sarà la bestia nera del Toro, quel Perica che negli ultimi confronti ha punito più di una volta i granata. Comunque il Toro ha dato più volte dimostrazione di quanto possa mettere in difficoltà chiunque se gioca con determinazione e concentrazione. E’ per questo che l’Udinese resta un avversario ampiamente alla portata, un bianconero che sarà propedeutico a quello successivo dei cugini di sabato sera. Il match di domani sera sarà contro una squadra con tre soli punti in classifica ottenuti nel successo casalingo per 1 a 0 sul Genoa. In casa però i bianconeri friulani hanno già perso contro il Chievo alla prima giornata, ma era ancora calcio d’agosto e i friulani avevano Thereau e non Maxi Lopez in campo. Quello che fa comunque ben sperare è che Mihajlovic nei confronti con Del Neri sia risultato imbattuto e arrivare al derby con una vittoria esterna sarebbe estremamente importante.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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