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Toro, la stagione delle contraddizioni

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "Occorre un indirizzo comune che la società deve avere sotto il profilo della comunicazione"
Vincenzo Chiarizia

C’è un aspetto nel Torino F.C. che in questa settimana mi ha stupito. In più di un’occasione ho visto dichiarazioni dette da tizio smentite poi da caio. Ad esempio Cairo ha minimizzato l’importanza di raggiungere l’ottavo posto. Al contrario Mihajlovic, alla vigilia del match contro la Lazio, ha dichiarato che probabilmente il presidente voleva togliere pressione alla squadra, quasi a voler riparare a dichiarazioni rilasciate nel momento sbagliato. Inoltre lo stesso allenatore, dopo la sconfitta nell’ultima giornata di campionato, ha evidenziato la scarsa personalità della squadra, mentre secondo Molinaro, al rientro, la sconfitta di Roma non è dipesa dalla mancanza di personalità, ma dal fatto che la formazione biancoceleste sia più forte. Tornando al presidente, che affermava che non fosse importante raggiungere l’ottavo posto, terminava poi il suo ragionamento dicendo che era importante valorizzare i giovani. E che combina Sinisa Mihajlovic? Nel secondo tempo sostituisce Baselli con Molinaro (ben tornato, ma non è proprio un giovanotto) schierandolo fuori ruolo, quando avrebbe potuto inserire Gustafson.

Nel prepartita è riemersa la questione del mercato estivo che ha visto Immobile lasciare il Torino e accasarsi alla Lazio. E’ stato più volte raccontato che Mihajlovic volesse fare il 4-3-1-2 con Immobile e Belotti davanti e che Immobile non volesse essere riscattato. Però dopo il match di andata contro la Lazio, il bomber napoletano non ha voluto spiegare le motivazioni dietro al suo mancato riscatto e ha lasciato intendere che la decisione non era stata solo sua. Se penso che poi bastava qualche milione in più per avere Immobile, così ci saremmo risparmiati l’indolenza in campo dell’eterno imbronciato Ljajic. A questo aggiungiamo che anche il direttore sportivo Petrachi nel prepartita ribadito che il Toro avrebbe voluto temere Immobile.

Capitolo Maxi Lopez. E’ davvero più magro rispetto ad inizio stagione? Davvero non ci sarebbe servito in quel di Bologna? Il beniamino della Curva Maratona, dopo le durissime parole che il mister ha più volte espresso pubblicamente, ha risposto con i fatti al suo allenatore che lo bollava come grasso. Se pensiamo che Maxi Lopez ha giocato una manciata di minuti e ha segnato due gol, forse sarebbe stato meglio farlo giocare di più. Dopo tutto si sa che per trovare il ritmo partita e mettersi in forma, la miglior medicina è giocare i novanta minuti.

Oppure ricordate la gaffe di Benassi che dopo Empoli – Torino aveva candidamente ammesso che non si aveva ancora certezza di chi fosse il rigorista? Non c’è stato nessuno che l’ha contraddetto, e forse questo silenzio è stato anche più grave, rendendo evidente che all’interno della società non si non segua una linea guida.

Intendiamoci, la libertà di espressione è bene che ci sia, ma occorre un indirizzo comune che la società deve avere sotto il profilo della comunicazione. Bisogna essere allineati ed esprimere i concetti in maniera condivisa su tutti i livelli. Ad esempio, perché abbiamo perso a Roma contro la Lazio? Perché ci è mancata la personalità o perché la formazione di Simone Inzaghi è più forte? O forse perché non abbiamo curato l’aspetto tattico della gara? Non lo so, ma mi piacerebbe conoscere con certezza l’obiettivo stagionale, se il Toro vuole valorizzare tutti i giovani a disposizione e se il problema della squadra sia davvero il carattere. Anche perché se il problema di aver vinto solo due gare in trasferta (Crotone e Palermo) è dovuto alla personalità, che cosa si è fatto in questa stagione per invertire la tendenza?

Per l’anno prossimo auspico una migliore organizzazione interna, che faciliti il compito del mister, che responsabilizzi i giocatori, seppur giovani, ma senza caricarli di pressione e che ci sia un pensiero condiviso. Perché solo remando tutti dalla stessa parte è possibile ottenere risultati positivi.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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