Un primo tempo senza tiri in porta, spaventoso calcisticamente parlando, ed un Toro a corto di idee non erano buoni auspici per ottenere un risultato positivo in quel di Catania. Nonostante tutto, però, la fortuna mancata in tante partite durante la stagione è apparsa negli ultimi 10' della gara del Massimino, con due gol piovuti dal cielo e una vittoria inaspettata che lascia in bocca un sapore dolce.
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Toro, l’Europa è ancora possibile
Per 80' la squadra di Ventura sembrava soddisfatta della salvezza già raggiunta e non mostrava particolari segni di ambizioni aggiuntive. Tuttavia i tre punti guadagnati al Massimino sono grasso che cola e dovrebbero essere confermati nelle prossime partite, se il Toro vuole continuare a sognare di giocare in Europa il prossimo anno. Un'aspirazione che sembrava tanto lontana ma che oggi dista appena una partita e tre lunghezze.
Rimangono 6 gare e 18 punti per cercare di riconquistare l'Europa che manca in casa granata da quasi 20 anni. Genoa, Udinese e Parma all'Olimpico. Lazio, Chievo e Fiorentina fuori. Non è un calendario particolarmente facile, ma il Toro ha bisogno di mettere in campo tutte le proprie capacità offensive e produrre un gioco molto più coraggioso di quello mostrato a Catania, se effettivamente questa stagione vuole diventare storica per il ritorno nel calcio internazionale dopo tutto questo tempo. I tifosi e la società lo meritano ed i calciatori, anche se non lo dicono, ci credono. È tutto nelle loro mani. O meglio, nei loro piedi.
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