Mancano tre settimane al via: in serie A si respira aria nuova. Soprattutto Napoli e Fiorentina si sono rafforzate. E se, anche grazie a loro, riprendessimo a veder giocare un calcio migliore? Una cosa è certa: ci sarà più concorrenza al vertice rispetto agli ultimi campionati, vediamo perchè!
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Toro, l’importanza di avere Cerci
CANTA NAPOLI! - I partenopei, perso il loro allenatore-totem Walter Mazzarri, si affideranno allo spagnolo Rafa Benitez. L'ex Valencia, Liverpool, Inter e Chelsea sostituirà al centro dell'attacco il Matador Cavani - andato al Paris St Germain per ben 63 milioni - con un cecchino infallibile o quasi come El Pipita, al secolo Gonzalo Higuain - acquistato dal Real Madrid per 40 milioni. Forte di ben nove annate di fila chiuse con un saldo attivo di bilancio il presidente De Laurentis è l'unico in Italia a poter spendere quanto vuole e pertanto rafforzerà ulteriormente la sua squadra in ogni reparto. Qual è il suo segreto? Il rispetto rigoroso del tetto degl'ingaggi e la gestione in esclusiva dell'immagine di ogni suo tesserato. Sembrano dettagli da poco ma provate a controllare quanti aumenti di capitale, coperti per intero dai loro azionisti di maggioranza, hanno dovuto effettuare in tempi recenti ad esempio Inter, Milan e Roma per aver strapagato i loro giocatori!
ANCHE A FIRENZE SI SOGNA - Sfruttare bene le fasce laterali soprattutto quando si attacca è uno dei meriti unanimemente riconosciuti a Vincenzo Montella. Mancava un centravanti vero per esaltare fino in fondo il popolo viola: ne sono arrivati addirittura due. Mario Gomez aveva capito da tempo che al Bayern non avrebbe trovato spazio: appena saputo che l'allenatore dei bavaresi sarebbe stato il mago del tichi-taca Pepp Guardiola, uno che i centravanti di sfondamento quasi non sa cosa farsene, ha chiesto di essere ceduto. La sua scelta è caduta su Firenze per due buoni motivi: avere una squadra praticamente al suo servizio e ... Pitti moda! Forse non tutti sanno che la sua compagna è infatti una delle più esperte manager dell'industria della moda, settore intimo e lingerie. Per lei Firenze è l'ombelico del mondo, o quasi! Ecco come i Della Valle, avendo scelto già da tempo l'altro suo partner d'attacco (Pepito Rossi finalmente guarito dopo esser stato fermo ai box per mesi e mesi), punteranno anche loro alla conquista del prossimo scudetto. Sempre che azzecchino la scelta di un portiere più affidabile dei vari Viviano e Neto, naturalmente!
PROVACI ANCORA, ALESSIO! - Dribbling: termine tecnico che descrive il momento in cui un calciatore supera un avversario palla al piede senza che gli venga sottratta. Il calcio prettamente offensivo non può non passare dall'esaltazione di questo gesto tecnico che infiamma le folle negli stadi. Dopo anni di difensivismo esasperato, di formazioni improntate sul principio ''primo non prenderle'', di allenamenti basati più sulla tattica che sulla tecnica individuale il dribbling pare tornato finalmente in auge: volete una prova? Nello scorso campionato si son segnati addirittura 1.007 gol, vale a dire più di due reti e mezzo a partita. Certo, molte reti sono state frutto di colossali ingenuità difensive. Altre sono venuti su calci piazzati. Ma direi che un buon numero sono state create da giocatori in grado di saltar l'uomo puntando dritto l'area di rigore avversaria. Doti specifiche? Velocità, progressione, astuzia nell'attirare a sè il difensore avversario per poi lasciarlo con un palmo di naso, la gamba tesa a mulinare l'aria. Doti che Madre Natura concede solo a certi giocatori. Uno di questi, lo sappiamo tutti, indossa la maglia granata n. 11: è un certo Alessio Cerci da Valmontone. Passa dai suoi dribbling ispirati, dalla sua voglia di mettere al servizio del Toro tutta la sua smisurata creatività l'obiettivo, per me realizzabile grazie a una buona campagna acquisti/cessioni, di disputare un bel campionato. Come? Magari arrivando fra il decimo e il dodicesimo posto in classifica. L'Olimpico smania tutto per te: provaci ancora, Alessio!
Renato Tubère(foto Dreosti)
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