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Toro, noi ci siamo ancora. E tu?

Martinez, LE FORMAZIONI UFFICIALI DI TORINO-SASSUOLO
Buonanotte granata / Il Toro è in forte crisi, e l'umore dei tifosi è a terra, nonostante le richieste del Mister che invitano la piazza a star vicino alla squadra
Cristina Raviola

Quello che ho visto ieri non è stato un bello spettacolo. La grinta e la rabbia che avrebbero dovuto muovere il risultato in campo era completamente racchiusa sugli spalti, strozzata in gola, soffocata per la maggior parte del tempo, per poi esplodere dopo il vantaggio della squadra ospite. Tutto all'Olimpico sapeva di aspettative disattese, veleno sfogato su striscioni tesi e soprattutto tradimento. Io stessa mi sono sentita come se quell'amore, così forte e tenace, fosse stato preso a schiaffi e deriso. Ritengo che tutta la società, dal presidente allo staff, dal Mister ai giocatori, debba accettare che l'ambiente al momento è intriso di questa amarezza, perchè anche i fischi e le contestazioni, ahimè, fanno parte di questo mestiere. Ma tutti dovrebbero ricordarsi, allo stesso modo, quanto possono essere generosi e passionali i tifosi del Toro. Nel bene e nel male, sempre.

Il male, appunto, non sta in quei cori e striscioni che vogliono tanto offrire sfogo quanto spronare la squadra a ripartire. Il male non sta nel continuo voltarsi dall'altra parte, per non vedere l'ennesima palla persa o un altro retropassaggio, nel dire continuamente "Basta, ora me ne vado, non voglio più vedere". Ho sentito il tifoso al mio fianco dichiarare 12 volte che sarebbe andato via, e io stessa ho salito ripetutamente il primo gradino verso l'uscita ben prima del fischio finale, ma poi sono tornata, di nuovo lì. Perchè è questo il punto, alla fine: noi torniamo sempre indietro. Il male, appunto, sarebbe nel silenzio e nei posti sempre più vuoti. Ma noi ci siamo: feriti, arrabbiati e delusi, siamo sempre lì. E il Toro dov'è?

Il mio Toro è nel pieno di una crisi da cui sarà difficile uscire, e mentre il Mister continua a chiedere appoggio da parte dei tifosi, noi chiediamo di capire da quale parte questa squadra sta vedendo la luce per risalire. Ieri sono parse evidenti le enormi lacune in attacco, che sembra dipendere da un giocatore la cui presenza non era gradita alla maggior parte del pubblico. Ma davvero la contestazione della basta a tener fuori l'unica punta in grado di segnare? Non era meglio forse sopportare i fischi, cercare, e probabilmente trovare, il gol, riavvicinandosi così alla piazza? Ed è un buon segno il fatto che lui al momento sembri l'unico giocatore in grado di far qualche centro, considerando che prima del rigore incriminato di Napoli, è stato a digiuno per molto tempo? In tutto questo turbinio di domande, un nome si fa insistente nelle voci di mercato, regalandomi qualche batticuore. Ciro Immobile. Quant'è lontano questo Toro da quel Toro? Quanto ancora si può salvare e recuperare?

La gara con il Frosinone sarà decisiva per la piega che può prendere questo campionato, perchè il fondo della classifica si avvicina minaccioso, e fa davvero paura. Ma noi ci siamo, sempre. E tu, Toro, dove sei?

Buonanotte granata...

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