Toro: obrigado Matteo, svegliati Farnerud, quella volta a Glasgow..

DOPO MATTEO, ANTONIO? - Matteo Darmian ai Mondiali in Brasile? La sua convocazione di oggi per uno stage da parte di Cesare Prandelli è davvero una gran bella notizia per la società di Via Arcivescovado. Lo dico da tempi non sospetti che questo ragazzo, arrivato senza un ruolo e un'identità precisa, ha trovato fin dalla prima maglia da titolare col Toro la serenità e la determinazione necessarie per dare una svolta positiva alla sua carriera. Al momento di rispondere presente a questa convocazione in azzurro, chissà se il 24enne stantuffo granata riavvolgerà il nastro della sua carriera? Dall'oratorio di Rescaldina, periferia nord di Milano, passando per i successi con la Primavera del Milan condotta da Filippo Galli. Poi Padova e Palermo, tappe di avvicinamento al grande calcio dove Matteo si è barcamenato fra alti e bassi. Sembrava definitivamente perso per il grande calcio e invece … Solo dall'estate 2011 Matteo ha trovato in Giampiero Ventura il primo allenatore che credesse in lui per quello che in fondo era sempre stato: vale a dire un brillante terzino o esterno di fascia destra. Mentre su quell'altra fascia, la sinistra, il mister della Primavera Moreno Longo sta svezzando colui che fra una stagione, massimo due potrebbe diventare l'alter ego di Matteo: Antonio Barreca da San Francesco al Campo, provincia di Torino!

ASPETTANDO FARNERUD - Calcio spumeggiante cercasi. Dopo le due consecutive battute d'arresto nel derby e con la Samp al Toro la parola d'ordine è una sola: voltare pagina! Tra squalifiche e infortuni mister Ventura dovrà riflettere molto attentamente sulla formazione da presentare domenica pomeriggio contro l'enigmatica Inter di Walter Mazzarri. Voltare pagina? Facile a dirsi quando manca un certo equilibrio nelle manovre offensive. Se ad esempio il Toro a destra sa aggredire molto bene qualsiasi avversario grazie al suo noto binario darmian-cercesco, a sinistra i balbettamenti fra gl'interpreti scelti di volta in volta per tentare di scardinare le difese avversarie sono evidenti. Quando la palla si trasferisce da quelle parti, amici granata, è andamento lento da partitella amatoriale e questo decisamente non va! Farnerud più di tutti deve ritrovare quella verve che proprio all'andata coi nerazzurri, nel match contraddistinto dall'euro-gol nell'extra-time di Nick Bellomo su punizione, fece ben sperare tutto il popolo granata sulla bontà del suo acquisto. Il ragazzo svedese ha un bel tiro di sinistro, una discreta visione di gioco: peccato che difetti di dinamismo quando ci sarebbe da capire gli automatismi che Ventura cerca dal ritiro estivo di Bormio d'inculcargli nella sua bionda testolina! San Siro,domenica ore 15: ultima chiamata per il buon Alexander?

SORRY, DEVO SPOSARMI! - 1888, 18 maggio, Glasgow. Tuoni, fulmini, saette, addirittura quattro morti quel giorno in cui ventidue pionieri pazzi sfrenati decidono ugualmente di disputare la finale di Coppa del Mondo di football. Sì, amici: avete capito bene, la finale di Coppa del Mondo! In realtà fu una partita unica fra il club vincitore della FA Cup inglese – il trofeo più antico al mondo per intenderci – e quello che aveva conquistato la Scottish Cup. West Bromwich Albion di Birmingham, Midlands da una parte e Renton, Dumbartonshire, Scozia dall'altra. Sugli spalti di Hampten Park ben 6mila anime sfidano il tempaccio: finisce col trionfo dei dilettanti scozzesi per 4-1 ma la partita verrà ricordata per il singolare abbandono del campo, a un quarto d'ora dalla fine, di un giocatore della squadra vincitrice. Sapete quale fu il motivo? Doveva andare a sposarsi per poi salpare il giorno stesso con la nave in direzione Ushuaia, Patagonia, America del Sud! Il trofeo vinto dal Renton, club dilettantesco che si sciolse dieci anni dopo, per la cronaca lo potete ammirare al museo del football di Glasgow: calcio pioneristico, quanti anni luce dista da quello stile play station di oggi!