Se devo dirla tutta ieri sera alla vigilia della partita col Sassuolo avevo una terribile paura.
columnist
Toro, per fortuna che Cerci c’è
Le premesse non erano certo delle migliori, la sconfitta col Pescara in Coppa Italia aveva reso l’umore di gran parte dei tifosi decisamente nero, se si aggiungono poi le voci riguardanti il possibile arrivo di Maresca - cui giustamente mai è stato dato troppo peso su queste colonne - si capisce come l’Olimpico potesse diventare una polveriera pronta ad esplodere in caso di risultato negativo.
Io stesso alla lettura delle formazioni sono rimasto decisamente allibito nello scoprire che Vives fosse titolare a scapito di Bellomo ed El Kaddouri.
Per fortuna poi le cose sono andate per il meglio, Vives ha offerto una prestazione maiuscola che ha fatto di lui il migliore in campo, il Toro in generale pur non brillando particolarmente è riuscito nel primo tempo a passare in vantaggio, nonostante il Sassuolo per alcuni momenti della gara, abbia tenuto in mano il pallino del gioco.
Aver chiuso il primo tempo sull’uno a zero ha permesso ai granata di tornare in campo con maggiore tranquillità, gli spazi automaticamente si sono aperti ed è salito in cattedra colui che è il vero top player della formazione granata, vale a dire Alessio Cerci.
Il numero undici nella ripresa ha letteralmente fatto impazzire la retroguardia emiliana, le sue scorribande sulla fascia sono state un incubo continuo per la formazione di Di Francesco, Cerci si è distinto anche tatticamente in quanto più di una volta ha saputo dettare i tempi giusti quando non c’era spazio per sfondare, ed è stato bravissimo nel rallentare ed attendere l’arrivo dei compagni difendendo magistralmente il pallone.
Al 18’ della ripresa poi l’ex viola ha regalato la perla che da sola vale il prezzo del biglietto: favolosa la sua azione personale sulla destra, con relativo dribbling ai danni di Ziegler ed il conseguente tiro mancino di precisione chirurgica che ha trafitto l’incolpevole Rosati.
Naturalmente da tutto ciò si evince quanto Cerci sia indispensabile per il Toro, la sua classe, la sua inventiva e la sua imprevedibilità sono il valore aggiunto a cui la squadra di Ventura non può assolutamente fare a meno, mi permetto pure di affermare che non mi sembra nemmeno particolarmente necessario rinchiudere un giocatore simile all’interno di consegne tattiche, credo che sia lui a dover capire quale sia la posizione migliore in cui collocarsi, in quanto può davvero essere devastante.
Per il resto una squadra ordinata che indubbiamente ha bisogno ancora di qualche ritocco che si spera arrivi in settimana.
E’ stato comunque importante cominciare col piede giusto battendo subito una diretta antagonista con la quale ci dovremo giocare la salvezza.
Ritengo infine molto importante che la tifoseria allo stadio rimanga compatta incitando la squadra, non mi sono piaciuti infatti i fischi ed i mugugni durante la lettura delle formazioni diretti nei confronti di Ventura e Meggiorini, io stesso spesso e volentieri sono critico nei confronti del Mister, della società e di parte della squadra, ma durante i novanta minuti credo sia determinante remare tutti nella stessa direzione, per il bene della cosa più importante: la maglia granata!
Beppe PaglianoSegui @beppepagliano (foto M.Dreosti)
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