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Toro: Perché non Barbosa sulla sinistra?

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Nel nuovo Toro che ha in mente Giampiero Ventura non solo può, ma deve trovare un posto a un terzino sinistro titolare indiscusso. Troppe gare dello scorso campionato, infatti, hanno messo in discussione la bontà di certe scelte...
Renato Tubere

Nel nuovo Toro che ha in mente Giampiero Ventura non solo può, ma deve trovare un posto a un terzino sinistro titolare indiscusso. Troppe gare dello scorso campionato, infatti, hanno messo in discussione la bontà di certe scelte fatte dal tecnico genovese.  SVOLTA A SINISTRA - Chi potrebbe essere un valido interprete del suo credo calcistico nella stagione che verrà? Proviamo a tracciarne l'identikit. Ci vuole un giocatore arrembante con buona predisposizione a fare la diagonale quando ci sarà da coprire in difesa. Né Masiello, sia pure confermato anche il prossimo anno a dispetto dei santi, né D'Ambrosio, quest'ultimo un terzino destro che si è adattato a sinistra, si sono dimostrati lo scorso campionato affidabili nel ruolo. Su Caceres sospendiamo il giudizio visto che Ventura non lo ha mai considerato funzionale al suo gioco. E sul mercato attualmente c'è qualcuno che possa soddisfare il popolo granata? In attesa di sapere se Petrachi scoverà in serie A e B un nuovo candidato a me piacerebbe tanto vedere il '94 Barbosa giocare lì. Magari già in qualche gara del prossimo pre-campionato: un piccoletto intraprendente, dinamico, due ottimi piedi, Willyan è stato sovente impiegato da esterno alto a destra nel 4-3-3 da mister Longo. E a sinistra? Beh, se solo Ventura avesse la pazienza di provarlo, Barbosa farebbe valere anche qui le doti di progressione e la capacità di adattamento al modulo venturiano. Svolta a sinistra, allora? A me e, perché no, anche a papà Barbosa che è un grande tifoso granata da sempre l'esordio in prima squadra del figlio farebbe immensamente piacere!   FUORI I MERCANTI DAL TEMPIO - Procuratori, agenti, faccendieri. E' a loro che la magistratura inquirente rivolge - direi finalmente! - le sue attenzioni. Una volta non c'erano e bastava una stretta di mano fra i presidenti per sancire il passaggio dall'uno all'altro club interessato di questo o quel giocatore. Poi arrivarono, anzi: s'insinuarono loro. Amici. Parenti alla lontana. Avvocaticchi di provincia. Ragionieri di serie B. Ex tesserati radiati a vita imbattibili nel riciclarsi come consulenti finanziari. Insomma intrallazzatori capaci di crearsi una lobby inattaccabile con tanto di albo professionale. L'indagine della procura di Napoli partita in sordina a ottobre dello scorso anno pare si sia sviluppata a macchia d'olio partendo da una contravvenzione non pagata dal calciatore del Napoli, oggi in forza al PSG, Ezequiel Lavezzi. La Guardia di Finanza ha bussato ieri alla porta di ben 41 società professionistiche della penisola. Sotto la loro lente d'ingrandimento soprattutto le modalità di trasferimento dei calciatori e la conseguente attività di intermediazione da parte dei relativi agenti. Cosa potrebbe succedere in concreto? Verranno alla luce i contratti in essere fra giocatori e loro club di appartenenza. Si capirà se certe operazioni come il reclutamento di giovani leve, con la scusa del vivaio societario da salvaguardare, nascondessero in realtà transazioni di denaro per spalmare debiti di società in perenne difficoltà economiche da una gestione d'esercizio all'altra. Procuratori, agenti, faccendieri ovviamente gridano allo scandalo: chi si permette di discutere la loro onestà, chi osa mettere in dubbio la loro utilità sociale (!?!) per far funzionare al meglio il calcio professionistico italiano? Lo schifo che provo nello scrivere queste cose, amici granata, è profondo. Soprattutto se penso alla colpevole complicità con cui questi procuratori, agenti e faccendieri sono trattati dai media nazionali e locali che si occupano di calcio. Fuori i mercanti dal tempio? Magari! Procuratori, agenti, faccendieri: quanti soldi risparmierebbe il sistema calcio liberandosi una volta per tutte di voi?   SEX SIMBOL O NAPO ORSO CAPO? - Incredibile ma vero. Marouane Felaini, nazionale belga di origini marocchine nonchè giocatore più popolare dell'Everton, fa stragi di cuori femminili. Si è addirittura dovuto trasferire nella vicina Manchester, questo gigante di 194 centimetri dalla capigliatura in tutto e per tutto simile a quella di Napo Orso Capo. Vi ricordate, vero, l'orso protagonista del cartone animato "Hair Bear Bunch!" di Hanna e Barbera vestito come un improbabile hippy che vive in una caverna dello zoo di Wonderland? Ebbene, questo giocatore pare la sua reincarnazione e, allo stesso tempo, le ragazze e le mature signore di Liverpool sponda blu sognano ad occhi aperti una notte d'amore con lui. Dai Fab Four negli Anni Sessanta a oggi, mi sa che l'amore è sempre più cieco ...   Renato Tubère  

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