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columnist
L'ho sognato questa notte tra un incubo colorato di granata ed un altro neroazzurro.
Vedere troppo calcio prima di andare a dormire mi scombussola la notte e affolla la mia mente di sogni che probabilmente galleggiano nel mio subconscio.
Toro-Pescara 5 a 0!
Già, solo un sogno ad occhi chiusi... Ma infondo anche nella realtà dei fatti sarebbe un risultato alla nostra portata, oltre che la medicina più giusta per ridare fiducia ad una squadra che ha smarrito la via del gioco e dell'entusiasmo mostrati non per magia ma per capacita tecnico-tattiche fino al derby.
Cosa è successo poi? Gli errori li avete voi "tifosi/opinionisti" già ampiamente e correttamente individuati nei commenti domenica dopo domenica, tanto che una mia risulterebbe una superflua - quanto sterile - critica .
Dal mister, passando attraverso difesa, centrocampo e attacco, i protagonisti (nessuno escluso) di queste ultime 9 scialbe partite, tra presenti e assenti sono stati tutti giustamente chiamati in causa ognuno per responsabilità diverse. Tranne uno.
Lo spogliatoio.
Luogo sacro, inviolabile come la sacrestia di una chiesa. Posto dove noi tifosi pensiamo e credevamo si decidessero chissà quali tattiche, quali segrete decisioni. Certamente tra i tanti riti consumati tra voi addetti ai lavori in quel luogo incontaminato pensavamo che almeno si decidesse il nome del rigorista.
Invece abbiamo creduto in una cosa sbagliata, perché evidentemente non è cosi. O per lo meno non è stato cosi fino ad ora, vista la plateale figuraccia di chi per la seconda volta si è lasciato portare via il pallone dal dischetto del rigore. Poco (o tanto) importa l'errore commesso da chi non lo ha segnato dopo aver strappato la sfera dalle mani del nostro super Gallo.
Fondamentale però da oggi in avanti è che il nostro Gallo alzi la sua cresta piu in alto dei suoi compagni, ancora troppo polli confronto a lui.
Mi dispiace caro simpatico Pescara, ma domenica scendi in campo col pallottoliere.
L'ho sognato questa notte!
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