Archiviate le emozioni del campionato, iniziano, come ogni anno, quelle del mercato. Sicuramente non sarà una sessione priva di emozioni, infatti, come succede ormai da 4 o 5 anni, il Toro si ritrova, già prima che venga dato il via alle trattative, invischiato in mille giri con mille squadre che, nemmeno fossero avvoltoi, puntano i pezzi pregiati della sua rosa. Un anno era Ogbonna, l'anno dopo Cerci e Immobile, poi Darmian, poi l'intero pacchetto difensivo e ogni anno si sono create delle vere e proprie telenovele che hanno portato all'esasperazione i miei pazienti (e anche me devo dire).
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Toro, prepariamoci all’ennesima telenovela
Quest'anno, purtroppo, la situazione non sarà molto diversa, e potrebbe addirittura essere più estenuante ancora, in quanto le trattative riguardano un giocatore che, da solo, sposterà più denaro di quanto ne hanno spostato i suddetti nomi. Ci sarà un lungo periodo di conferme e smentite in cui ogni giorno sarà quello decisivo per un squadra diversa, con gli addetti ai lavori che faranno di tutto per confondere le idee di noi tifosi. Un mio paziente, che detesta il calcio mercato, è venuto nel mio studio dicendo che vorrebbe addirittura essere ibernato oggi per poi essere svegliato il 2 settembre a quando sarà tutto finito; a ben guardare non è poi un'idea così cattiva.
Tornando seri per un momento, sarebbe importante evitare, come è successo negli anni scorsi, di protrarre trattative troppo a lunghe, magari rinunciando a qualche milione in entrata, pur di riuscire a pianificare delle degne sostituzioni e non trovarsi a poche ore dalla fine del mercato senza un giocatore fondamentale e senza la possibilità di sostituirlo adeguatamente. Sicuramente tutti ci auguriamo che il nostro Gallo Belotti resti da noi ancora per un po', ma di sicuro, se proprio dovesse essere ceduto, che almeno lo si faccia entro tempi brevi, così da pianificare un mercato che renda la squadra competitiva per la corsa europea.
Alla prossima dal vostro Psicologo del Toro!
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