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Toro Primavera: non si molla mai!

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Questa sera mi prendo una pausa dalla prima squadra per raccontarvi di ciò che definirei “un’emozione forte”. Sto parlando, ovviamente, della vittoria nel derby dei nostri ragazzi del Toro Primavera. Questo sì che...
Roberta Picco

Questa sera mi prendo una pausa dalla prima squadra per raccontarvi di ciò che definirei “un’emozione forte”. Sto parlando, ovviamente, della vittoria nel derby dei nostri ragazzi del Toro Primavera. Questo sì che si chiama giocare a calcio, gente: i ragazzi di Longo hanno dominato tutto il tempo, ci hanno fatto rivivere il quarto d’ora granata (che è durato molto di più, eccezion fatta per quei maledetti cinque minuti che hanno portato al pareggio bianconero). Abbiamo visto i nostri ragazzi lottare fino alla fine, comportarsi da Toro, ed è stato proprio questo l’ingrediente vincente: non mollare mai! Quando i bianconeri hanno raggiunto il pareggio, non volevo crederci, stavo già iniziando con i soliti pensieri disfattisti del tipo: “siamo alle solite”, “giochiamo bene e alla fine perdiamo”. Una valanga di pensieri arrabbiati ha invaso la mia testa, ma non era giusto, dopo quelle fantastiche giocate e il dominio assoluto granata, non poteva finire così, ho pensato: “se esiste un Dio del calcio, non permetterà tutto questo”. Poi, a partita praticamente finita, Sparacello fa il miracolo e regola i conti. Il Toro doveva vincere, e ha vinto! Ha vinto grazie alla grinta di Aramu che si è dimostrato un grande campione siglando una rete esplosiva; ha vinto grazie a Gyasi, cuore di capitano, che ha risposto alle provocazioni lottando sul campo, dimostrando la sua superiorità calcistica; ha vinto grazie allo spirito di squadra di tutti; ha vinto grazie alla passione del suo mister; ha vinto anche senza un mercato internazionale, ma puntando tutto sul suo vivaio, su chi è cresciuto col cuore Toro. Il Toro ha lottato fino alla fine e, alla fine, ha vinto! Credo che i ragazzi della Primavera abbiano anche vinto qualcosa ancora più importante di un derby: hanno vinto, nel cuore dei tifosi e degli amanti del calcio in sé, perché si sono distinti, dimostrando un comportamento maturo e sportivo. A inizio partita, ero rimasta piacevolmente stupita per il gesto sportivo dei giovani bianconeri nel buttar fuori la palla vedendo un giocatore granata a terra. Poi sono tornata con i piedi per terra vedendo le loro esultanze: riproposte le corna “alla Maresca” (probabilmente un grande classico che viene insegnato fin dai pulcini in casa bianconera), seguite da un elegantissimo dito medio. Volete sapere una cosa, giovanotti bianconeri? I nostri ragazzi hanno vinto a priori contro gesti del genere, hanno già vinto a suon di buona educazione e poi hanno vinto sul campo, giocando a calcio, non giocando a chi fa più lo sbruffone: in quello, vincete voi, tranquilli, noi, a quel gioco, nemmeno vogliamo giocarci! È così, nel vivaio del Toro, insegnano a vincere, lottando sul campo, grazie al cielo!   Domenica prossima tocca “ai grandi” vedersela con l’altra squadra di Torino, vedremo che succederà. È lecito sperare che si replichi una partita come quella della Primavera, e poi Mister Ventura quest’estate aveva promesso un derby: me lo sono segnato, ora lo aspetto!   Roberta Picco Twitter:@roberta_picco  (foto Capirossi)  

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