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Toro, quando temporeggiare può ritorcersi contro

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "Sarebbe quanto meno auspicabile avere almeno quest’anno una rosa piuttosto completa ad inizio ritiro"
Vincenzo Chiarizia

Da quando è finito il campionato, a sproposito si è usata la parola “blitz” nel descrivere la trattativa del Toro per Lucas Verissimo, difensore centrale classe ’95 del Santos. Con quel termine si indicano operazioni – solitamente in ambito di polizia – svolte a sorpresa e con grande rapidità. Invece siamo a circa un mese di trattative estenuanti, ma ancora non si vede la fine di questo tira e molla.

Identico copione si sta avendo con Bruno Peres, ma se per Verissimo sembra che le cose si stiano mettendo per il verso giusto, per Bruno Peres sembrerebbe al contrario vicina la rottura.

Qualcuno potrebbe obiettare che “il calcio mercato inizia ufficialmente il primo luglio”, che “non c’è fretta”, che “tanto il mercato è lungo” o che “anche le altre squadre non hanno fatto granché”, tutte motivazioni che odorano di mera giustificazione. Sì perché intanto anche se la sessione estiva di calciomercato inizia il primo luglio, per chiudere le trattative e accordi con le società si è sempre in tempo. Infatti ad esempio la Juventus ha già ufficializzato Perin.

Per quanto riguarda invece le tempistiche il raduno del Toro avverrà al Filadelfia tra soli 17 giorni, il 6 luglio per intenderci, con la partenza per il ritiro montano di Bormio solo due giorni dopo. Sarebbe quanto meno auspicabile avere almeno quest’anno una rosa piuttosto completa ad inizio ritiro, soprattutto se si viene da una stagione in cui la rosa, che nei piani avrebbe dovuto raggiungere l’Europa, ha mostrato evidenti lacune.

Inoltre quest’anno la prima giornata del campionato di Serie A inizierà con gli eventuali anticipi del 18 agosto 2018, mentre il 12 agosto ci sarà il terzo turno di Coppa Italia che vedrà l’esordio dei granata. Va anche ricordato che finalmente quest’anno il calciomercato finisce prima dell’inizio del campionato. Ciò significa che Cairo dovrebbe progettare la classica cessione dell’ultimo giorno possibile appena dopo Ferragosto, il 17 agosto per la precisione.

Battute a parte il Toro deve accelerare, anche perché non giungono buone notizie dai prestiti con diritto di riscatto. Ad esempio tornerà a disposizione di Mazzarri Ajeti per il mancato riscatto da parte del Crotone, mentre fa il percorso inverso Borello, uno degli elementi più prolifici per la formazione di mister Coppitelli che torna in rossoblù. Sperando che Bava cerchi di riportare il giovane esterno al Toro, il ritorno di Ajeti è sintomatico della situazione della rosa del Toro che annovera molti giocatori da cedere. Infatti dopo gli addii di Burdisso e Carlao, in dubbio sulla loro permanenza ci sono diversi elementi. Per diverse ragioni potrebbero partire Acquah, Ajeti, Bonifazi, Barreca, Berenguer, Boyé, Lukic, Milinkovic-Savic, Niang e Valdifiori. Allora è chiaro che bisogna accelerare i movimenti e le trattative per poter avere l’ambizione di mettere a disposizione di mister Mazzarri una rosa all’altezza di un piazzamento per l’Europa League.

Purtroppo con questo mercato Cairo si gioca l’ultimo pezzetto di fiducia che gran parte della tifoseria ripone in lui per quel che riguarda le ambizioni. Se non ci sarà un segnale degno di nota sul mercato, siamo certi che inevitabilmente gli effetti si ripercuoteranno sugli abbonamenti e sui botteghini.

Tornando ai possibili partenti Milinkovic-Savic lascerebbe il Toro solo per giocare con continuità, dato che a quanto sembra, Sirigu dovrebbe restare in granata. Tuttavia i tifosi granata sono abituati a tutto e se Sirigu dovesse alla fine accettare la chiamata di Ancelotti al Napoli, è altamente probabile che il serbo diventerà il titolare per la porta. Niang è in dubbio perché nel campionato scorso non ha reso come si sperava, anche se al mondiale è partito bene giocando una buona partita contro la Polonia e segnando la rete del 2 a 1 (sfruttando abilmente una disattenzione della retroguardia polacca orfana di Glik). Magari nella rassegna russa Niang troverà gli stimoli per giocare un grandissimo torneo, ma saranno mantenuti anche quando tornerà in granata? Questo è il dubbio amletico che potrebbe far pensare ad una cessione della punta senegalese. Berenger, Boyé e Lukic dovranno essere valutati da Mazzarri; se per il calciatore iberico va definita la sua posizione in campo nel 3-5-2 che il trainer granata ha in testa, per gli altri due sarà il tecnico a decidere sulla loro utilità nello scacchiere granata.

Capitolo Barreca: qual è l’intenzione di Mazzarri? Solitamente si aspettano giocatori che non rendono e poi l’anno successivo esplodono (penso ad esempio a Milinkovic-Savic o Luis Alberto della Lazio), ma davvero per il classe ’95 non c’è spazio in questo Toro? E davvero si sta valutando il rinnovo di Molinaro (35 anni) e la cessione di Barreca (23 anni)? Se dovesse concretizzarsi questo scenario il termine “progetto” dovrà sparire quando si parlerà di Toro.

Per ora attendiamo l’evolversi di questa sessione di mercato, con l’auspicio che Cairo acceleri, altrimenti si prevede un altro campionato fotocopia ai precedenti che ovviamente non può esaltare i tifosi del Toro.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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