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Toro, quanto ti piace farti del male?

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Occhi sgranata / I granata hanno fatto di tutto per pareggiare la sfida con il Crotone
Vincenzo Chiarizia

Quello di sabato scorso è un bruttissimo pareggio. Avrebbe assunto i contorni della disfatta se fosse capitato in una situazione di campionato con obiettivi ancora in ballo. Invece è arrivato in un momento della stagione in cui da diverse settimane il Torino non ha ormai nessun traguardo da raggiungere, se non quello di migliorarsi e fare bene. Per cui alla fine il pareggio fa un po' meno male. Queste partite servono al Toro targato Mihajlovic per gettare le basi per la prossima stagione che noi tifosi pretendiamo essere finalmente all'altezza del Toro… e questo il presidente Cairo deve tenerlo ben presente e non mi stancherò mai di sottolinearlo!

Da quando gioca nel "suo ruolo" (parole del mister granata n.d.r.), Adem Ljajic sta sfoderando prestazioni sontuose e una voglia in campo mai vista nel corso della prima parte di stagione. Avete visto i recuperi fatti nel secondo tempo dal numero dieci granata? Ci rendiamo conto che per ben due volte lui, proprio il giocatore a tratti più indolente della rosa, ha rincorso l'avversario in più d un'occasione per impedire alla squadra di correre pericoli? Queste giocate te le aspetti da Acquah, Barreca, Benassi o Belotti, ma non da Ljajic, che sembra aver ritrovato la voglia di giocare a calcio grazie al nostro mister che finalmente l'ha schierato nel ruolo che gli è più congeniale. Oppure, partendo dal punto di vista opposto, per colpa del nostro mister che fino a qualche settimana fa si ostinava a schierarlo a sinistra nel tridente offensivo. Da adesso in poi sino a fine campionato, più aumenta il tasso qualitativo delle prestazioni di Ljajic e più penso a quanto tempo si sia perso a schierarlo esterno d'attacco.

Intanto Belotti continua a dare tutto sé stesso in campo e, per la prima volta in questa stagione, anche lui ha qualche responsabilità nel pareggio di sabato. Sì, perché se vogliamo trovare il pelo nell'uovo della gara disputata dal nostro bomber, se avesse passato il pallone anticipatamente e con maggiore decisione verso Iago Falque, o verso Ljajic più arretrato (nell'occasione che sarebbe valsa il 2 a 0, in cui aveva recuperato palla e si era involato da solo verso l'area), probabilmente avremmo commentato un'altra vittoria interna. Ed invece il suo è stato un errore grave, perché ci ha impedito di blindare il risultato e di ammazzare la gara, dando ancora speranza al Crotone. Certo, va detto che è stata una giornata storta e che la partita si sarebbe potuta concludere anche con un risultato più largo se non fosse stato per Cordaz, portiere crotonese che sabato ha vissuto una giornata di grazia.

A difendere i pali granata invece c'era Joe Hart, che non si discute per l'attaccamento alla causa granata, ma che da inizio stagione sta commettendo troppi errori. L'ultimo, quello di sabato (che ha portato al gol del pareggio crotonese grazie anche alla prima amnesia stagionale di Carlão), ha portato alla mente di molti l'opportunità di ottenere il prestito del portiere britannico anche nella prossima stagione. Sinceramente mi sarei aspettato un apporto diverso dal portiere della nazionale inglese e invece ci troviamo ancora a commentare una stagione zeppa di strafalcioni del nostro estremo difensore. Badate bene, non sto parlando di gol subiti, ma di errori tecnici! Con il gioco offensivo di Mihajlovic e con la difesa di quest'anno, ben diversa rispetto a quella collaudata dei campionati scorsi, era logico riscontrare qualche difficoltà in più sul numero di reti incassate, ma le mancanze tecniche di Hart giungono del tutto inaspettate. Vale davvero la pena fare pressioni sul Manchester City per ottenere il diritto alle sue prestazioni sportive anche per la stagione a venire? Siamo sicuri che Gomis o Padelli avrebbero potuto far peggio? Non sarebbe meglio puntare su Skorupski? Se non fosse per le 34 primavere si potrebbe puntare anche proprio su quel Cordaz che domenica ha blindato brillantemente la porta del Crotone e che nel complesso sta disputando una stagione positiva.

Forse sarebbe corretto cominciare ad agire senza volersi fare del male.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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