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Toro, rigore è quando arbitro fischia!

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Tanto per cominciare vi posso assicurare senza ombra di dubbio che i capelli che porto in testa sono tutti miei e di conseguenza non faccio uso di parrucchini, non ho assolutamente il vizio di scommettere su nulla, faccio attenzione...
Beppe Pagliano

Tanto per cominciare vi posso assicurare senza ombra di dubbio che i capelli che porto in testa sono tutti miei e di conseguenza non faccio uso di parrucchini, non ho assolutamente il vizio di scommettere su nulla, faccio attenzione a non violentare la lingua italiana ogni volta che apro bocca ed inoltre il termine “agghiacciante” lo uso veramente di rado, quindi non scambiatemi con qualcun’ altro!

Però ieri ad assistere alla partita del Toro mi sono veramente contrariato, per l’ennesima volta ho avuto la prova di quanto gli arbitri possano condizionare l’andamento di una partita di calcio.

 

Premetto che alla vigilia della sfida di Udine avevo messo ampiamente in conto di perdere, ma alcuni episodi destano davvero dei sospetti imbarazzanti.

L’Udinese era reduce dalla sconfitta di Milano contro i rossoneri, avvenuta a tempo scaduto a causa di un rigore inesistente. Era logico aspettarsi che le lamentele di Pozzo e di Guidolin qualcosa avrebbero garantito in casa friulana, peccato che come spesso accade l’agnello sacrificale per l’ennesima volta non ha avuto le sembianze di un ovino, ma bensì di un… bovino!

Indubbiamente il Toro ha regalato gran parte del primo tempo agli avversari, ma non dimentichiamo che la nostra squadra non può permettersi di dettare legge su tutti i campi, e di conseguenza ci sta di dover soffrire. Chi non ricorda infatti il primo tempo di Bergamo quando i granata soffrirono le pene dell’inferno, per poi annichilire i nerazzurri nella ripresa.

 

Parafrasando Boskov ''rigore è quando arbitro fischia'', ma qualcuno mi sa spiegare perché gli arbitri sempre così puntuali nel fischiare rigori contro ai nostri giocatori, siano invece così titubanti a fischiarli a favore?

Come non ricordare i rigori contro a Catania e quello in casa contro il Siena. Se ben ricordo quello di Catania era perlomeno dubbio, mentre quello contro i bianconeri toscani era sicuramente paragonabile al fallo subito da Santana ieri al termine del primo tempo.

Come sempre in Italia siamo alle prese con diversi pesi e diverse misure, gli arbitri purtroppo sappiamo come subiscano il fascino di certe maglie a strisce e tutto questo succede regolarmente da troppo tempo.

 

Sinceramente però per chi ama lo sport, continuare ad assistere ad uno spettacolo in cui non esistono delle regole uguali per tutti, fa si che, come è successo a me ieri, a volte insorga la voglia di dare le dimissioni da tifoso e solo la fede granata e la consapevolezza di essere comunque diversi dagli altri, ci fa continuare a mangiarci il fegato assistendo a delle continue ingiustizie mentre a tutto il resto del mondo non importa nulla!

 

Qualcuno di noi forse immagina che un tempo il Toro fosse maggiormente rispettato e magari temuto dagli arbitri. A tal proposito vorrei mostrare quale fu il rapporto tra rigori a favore e rigori contro durante gli anni che segnarono l’epopea del Grande Torino:

 

Campionato 1942-1943 A favore 4 ( messi a segno 2) Contro 5 ( messi a segno 3)

Campionato 1945-1946 A favore 7 ( messi a segno 4) Contro 8 ( messi a segno 6)

Campionato 1946-1947 A favore 6 ( messi a segno 4) Contro 5 ( messi a segno 4)

Da segnalare che nel campionato 1946/1947 le reti segnate furono 104 e 35 quelle subite, quindi c’è da supporre che la superiorità di fronte agli avversari fosse particolarmente notevole.

Campionato 1947-1948 A favore 4 ( messi a segno 4 ) Contro 6 (messi a segno 3)

Campionato 1948-1949 A favore 4 (messi a segno 4 ) Contro 5 (messi a segno 5)

 

Ricapitolando il Grande Torino ottenne in cinque campionati 25 rigori a favore e 29 contro, la media farebbe pensare più ad una squadra di centro classifica, non certo alla squadra più leggendaria della storia del calcio italiano, che inanellò record su record.

Qualcuno mi dirà che le statistiche non possono significare nulla, ma io continuo a credere che a pensare male si fa peccato, ma difficilmente si sbaglia.

 

Concludo rivolgendo un pensiero ai giovani della Primavera impegnati al Torneo di Viareggio. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di riprendere quel cammino interrotto anni fa, il Toro ha necessità che al più presto i nostri ragazzi ricomincino ad esordire in prima squadra ricreando così quel senso di appartenenza che sempre ha contraddistinto la nostra società.

Quindi ragazzi granata fatevi onore a Viareggio, siete voi il nostro futuro.

Forza Vecchio cuore Granata!

 

Beppe PaglianoTwitter_@beppepagliano

(foto Dreosti)

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