Dopo quindici giorni di pausa, torno ad attendere con ansia la domenica del Toro. Ansia non solo per la gioia di rivedere finalmente in campo la mia squadra, ma soprattutto per la situazione in classifica e le sfide che ci attendono, a partire da domani, in casa Inter.
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Toro, se davvero vuoi, puoi!
Certo, non è con una cosiddetta big che mi aspettavo di dover conquistare punti a tutti i costi, ma il momento è critico e ogni giornata deve essere sfruttata al meglio, per non ritrovarsi, domenica dopo domenica, a guardare sempre più da vicino la zona retrocessione. Non mi sarei mai aspettata ad inizio campionato di dover affrontare una simile situazione, ma questa stagione è stata una parentesi che spero si chiuda presto e ci faccia ripartire l'anno prossimo (in A...) con un nuovo spirito.
La testa domani sarà fondamentale. Abbiamo già avuto modo di vedere, proprio a San Siro, un Toro che ha saputo creare spunti interessanti per mettere in difficoltà i rossoneri, prima di crollare a causa del solito problematico atteggiamento mentale di chi sembra destinato a perdere e si comporta come tale, senza mai osare, peccando di lucidità, e difendendo un risultato che quasi mai è positivo. Questo ora è inaccettabile.
Mentre mi infilo sotto le coperte, cerco inutilmente di frenare il batticuore al pensiero di un altro obbiettivo mancato, di un altro match maltrattato e poi buttato: il Toro a questo punto deve essere ben altro, uscire davvero e stupire, prima che le cose diventino pericolose, convincendosi davvero che, con l'atteggiamento giusto, ogni avversario è alla portata e ogni punto portato a casa è vitale. Scendere in campo , osare e segnare, magari grazie al mio idolo Maxi che avrà finalmente le sue occasioni, in mancanza di Ciro. E poi, soprattutto, mantenere il controllo. Tenere duro, senza guardare in faccia a nessuno, convinti che il Toro può tutto. Se davvero lo vuole.
Buonanotte granata...
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