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Toro, se questo è il calcio, tu sei molto di più!

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Se questo è il calcio, io mi dissocio. Se da qualche parte è scritto come devono andare le partite, che solo certe squadre devono vincere, beh allora non è questo il calcio che mi piace. Forse sbaglio io a essere troppo...
Roberta Picco

Se questo è il calcio, io mi dissocio. Se da qualche parte è scritto come devono andare le partite, che solo certe squadre devono vincere, beh allora non è questo il calcio che mi piace. Forse sbaglio io a essere troppo ingenua o forse sbagliano gli altri a sporcare questo sport. E non voglio sentire la solita storia, che siamo sfigati, che ce l’hanno tutti con noi, non sono queste le lamentele da fare ora. Si tratta solo di seguire delle regole precise e stabilite da anni. Se c’è un giocatore a terra l’arbitro ha il dovere di fermare il gioco, perché potrebbe esserci una frattura, ad esempio. Se non lo fa deve essere radiato, o per lo meno, pagarne le conseguenze. Punto.  Qui non si discute sul rigore, perché effettivamente, l’ingenuità di Pasquale c’è stata. Qui si parla di tutt’altro: l’azione era finita molto prima del fallo del difensore granata, quando c’era Larrondo a terra con il piede rotto, quando mister Ventura chiedeva il cambio. L’azione non doveva continuare per nessun motivo al mondo. Errore arbitrale a dir poco clamoroso.    Il Toro ha fatto la partita della vita, ho finalmente rivisto un grande Toro, avevo il cuore che esplodeva di emozione! Il Milan era davvero poca cosa, era piccolo. Mi ricordava un bambino viziato che non sa perdere, che va a piangere dalla mamma, fino a che lei non trova il modo di dargli il contentino, mi faceva quasi tenerezza. Un Milan brutto, che non ha saputo reggere il confronto in campo e allora si è sfogato a suon di schiaffetti, vero Mexes? E caro Matri, grazie per la collaborazione, se non fossi andato a prendere il pallone tra le mani di Padelli non ci saremmo nemmeno accorti della tua presenza. Mi rivolgo ai tifosi del Milan che esultavano: è davvero questo il calcio che vi piace? Sono stati quelli i gol che vi hanno dato soddisfazione? Contenti voi. Al primo gol rossonero, sul quale si possono spendere milioni di parole per i dubbi avvenimenti, nemmeno i calciatori stessi hanno esultato. Sarà mica colpa della coscienza pesante?   Nulla da fare: il Toro è stato grande, ma non è possibile uscire sempre dallo Stadio, perdonate il francesismo, prendendosi a martellate nelle palle (nel mio caso, nelle ovaie!). E che cavolo, pure quando giochiamo bene. Non lo posso accettare, ci sono delle regole e vanno rispettate. E pure gli schiaffi a fine gara: è questo il calcio? Siete contenti delle persone che siete? Sapete quanti bambini vi prendono da esempio? Sarà per questo che tifo Toro, preferisco combattere in campo: vincere, perdere, pareggiare non importa. Mi piace avere la coscienza pulita, anche se comporta una buona dose di sofferenza: voglio essere una persona migliore!   Ora non discutiamo: “se fosse stato il Toro a subire quel fallo non ci sarebbe stato rigore”, “se fosse stato Balotelli al posto di Larrondo, chissà che putiferio mediatico”. No, non abbassiamoci a questo livello. La storia non si fa con i “se”, ma con i “nonostante”. Il Toro è grande, nonostante tutto e tutti, il Toro è grande contro tutto e tutti. E io sono orgogliosa di questo. Come sono orgogliosa dei nostri ragazzi, che devono sapere che in classifica hanno pareggiato, usciti dal campo è stata una sconfitta, ma nel cuore dei loro tifosi hanno meritatamente stravinto! Roberta Picco

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