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Toro, se questo è un derby…

Glik, Derby, Juventus-Torino, Crisi
Buonanotte granata/ Dopo un 4-0 nel derby la cosa più naturale la rabbia. Ma cosa ci serve per ripartire dopo la batosta ed affrontare al meglio l’Udinese?
Cristina Raviola

Ahia, che male. Dopo i quattro schiaffi di ieri sera, sono ancora, decisamente dolorante. E un po’persa. Perché nemmeno nei miei peggiori incubi potevo immaginare un Toro così. Non parlo solo del risultato, che già da sé varrebbe tutto il nostro sdegno, mi riferisco a quelle controfigure che c’erano in campo ieri sera. Davvero erano i nostri ragazzi? Davvero era il derby? No, non ci credo, deve esserci stato un errore.

Ecco i fatti. Il Toro esce, giustamente, dalla competizione, con le gambe completamente rotte da un 4-0 che poco lascia all’interpretazione. I primi due gol vengono segnati da un giocatore che credevo fosse già nello spogliatoio, dopo l’entrataccia su Ichazo. Ma tant’è, i nostri avversari rimangono in undici e noi, grazie all’ingenuo Molinaro, in dieci. Un errore arbitrale, che ha lasciato in campo colui che ha dato il via alla nostra umiliazione: questo è un fatto. Poteva cambiare la partita? Sì, probabile, ma dubito fortemente che avremmo potuto vincere.

Il Toro ha giocato una gara brutta e piuttosto imbarazzante. Questo è un altro fatto, ed è senza dubbio il fatto più preoccupante. Ma questo era un derby? E la motivazione da stracittadina dov’era?

Oggi ce n’è per tutti. Giocatori, allenatore, presidenza… non si salva nessuno ed è perfettamente sano e comprensibile essere furiosi, considerando che anche nel post partita non sono arrivate le risposte che ci aspettavamo. Diciamolo una volta per tutte: una cosa del genere non può far parte di nessun percorso di crescita, ma rappresenta un enorme passo indietro in moltissimi aspetti, sia nella maturità che deve dimostrare una squadra nel gestire una situazione sfavorevole (situazione che spesso si va ad affrontare su particolari campi), sia nell’aspetto psicologico, che coinvolge tutto l’ambiente, noi compresi.

Cosa serve ora ai ragazzi? Se questa domanda l’avessi posta ieri sera ad un qualsiasi tifoso granata, (ad esempio a me stessa…), probabilmente la risposta sarebbe stata scontata, e avrebbe ripreso i concetti espressi dai messaggi lasciati alla Sisport stamattina. Ma, con quel briciolo di lucidità che forse mi rimane, ora direi che serve una guida più ambiziosa e più motivata. Il Toro di ieri è frutto di una schiena troppo debole per affrontare gare importanti come un derby ad eliminazione diretta dalla coppa Italia, e continuerò a non capacitarmi della differenza abissale intercorsa tra questa e la prestazione di ottobre. Per questa poca motivazione servirebbe qualche risposta da chi può darcela.

E noi cosa possiamo fare? Andare avanti, pensare a domenica, alla gara con l’Udinese e al campionato. E, sì, questo era un derby, ma quando riusciremo a vedere oltre la rabbia cieca, ci accorgeremo che non è finita, ce n’è ancora uno, e dovrà essere diverso.

Buonanotte granata...

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