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Toro: se son Valdifiori…fioriranno

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Prima che sia troppo Tardy / E con affetto e stima saluto Alessandro Gazzi: un signore del calcio che non c'è più
Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 

Mentre i coriandoli nel cielo di Lisbona celebravano la vittoria del Toro e della memoria, i vari siti di calciomercato vivisezionavano le prospettive migratorie del sig. Valdifiori: resto a napoli, voglio giocare, voglio il Toro, il Napoli vuole più soldi, se ne riparlerà quando il giocatore andrà in pensione etc...

É vero che il gioco del Toro visto l'altra sera, benché appena abbozzato come un'ecografia di un neonato al terzo mese di gravidanza, mancasse di un regista, ma forse reclutarne uno finalmente entusiasta di giocare nel toro sarebbe cosa gradita.

Il giovane Lukic ad esempio è arrivato, si è detto soddisfatto, speriamo sia bravo. Tutto senza tentennamenti infiniti o ripensamenti spontanei come la crescita dei capelli di Conte. I sapienti dicono che la vicenda Valdifiori, (e prima ancora quella di Ljajic) sono lo specchio del calcio di oggi, dunque perché sorprenderci, così va il mondo.

Sará per questo allora che preferisco molte cose del calcio di ieri. Sará per questo motivo che saluto con grande affetto e stima Alessandro Gazzi, da me soprannominato Don Gazzi, augurandogli soddisfazioni e felicitá nella sua nuova squadra. sempre con la maglia granata sudata.

Gazzi é stato un uomo serio prima che un calciatore. Ci mancheranno i suoi recuperi, la sua corsa particolare, quasi avesse gli scarponi da sci ai piedi, la sua dedizione. Un esempio per tutti, un esempio per i giovanotti di oggi.

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