Domani sera a San Siro ci sarà Milan – Torino, partita importante per entrambe le squadre, ma cruciale per il Toro. Sì perché sbancare San Siro contro un Milan in evidente difficoltà dal punto di vista degli infortuni, potrebbe portare i granata ad un deciso passo avanti in classifica in vista della partitissima del derby della Mole della prossima giornata. Tuttavia vincere non sarà semplice: il Toro e i tifosi arrivano all’impegno di San Siro con lo stato d’animo non propriamente positivo. Domenica scorsa il Toro ha vinto contro il Genoa in inferiorità numerica per circa un’ora, raggiungendo il sesto posto, ma molti tifosi pensano che il raggiungimento di questa posizione in classifica sia un fuoco di paglia per via della settimana che sta precedendo proprio il match di San Siro. Infatti in casa casa contro il Genoa il Toro non ha convinto, pur vincendo, soprattutto per l’incapacità di mettere in ghiaccio il match.
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Toro: lottare sempre, arrendersi mai… Seguendo l’esempio di Radice
In Coppa Italia contro il Sudtirol, squadra di Serie C, il Toro ha vinto 2 a 0 dentro ad uno Stadio Grande Torino praticamente vuoto. ma alcuni elementi delle seconde linee hanno confermato ancora la loro inadeguatezza. Per Bremer e Lyanco c’è ancora tanto da lavorare Edera a tratti è sparito dal match, salvo poi siglare la rete del 2 a 0, mentre Berenguer e Parigini non hanno sfruttato appieno la loro chance. Ma è cosa peggiore vedere ancora prestazioni sottotono di Soriano e Zaza. L’ex Villarreal ha avuto il merito di sbloccare la gara, ma per il resto dei minuti giocati, non ha mai dato l’impressione di prendere per la mano il Toro. Mentre Zaza continua a collezionare prestazioni abuliche in cui alterna momenti buoni ad altri meno. Domani dunque Mazzarri dovrà fare affidamento principalmente sui titolari per cercare di fermare Cutrone e compagni.
Nel match di domani il Toro giocherà con il lutto al braccio per la scomparsa di Gigi Radice e il caso vuole che i granata affronteranno proprio il Milan, altra squadra allenata da Radix. Dunque dopo Emiliano Mondonico se ne va l’ultimo allenatore vincente della storia recente del Toro. Nel mondo granata tutti parlano bene di Radice, ma sarebbe fondamentale che a portare con sé il suo tremendismo siano proprio i giocatori. Belotti e compagni scenderanno dunque in campo con l’onere i riscattare il nostro mister. Quando Radice vinse il suo ultimo scudetto impattando contro il Cesena, a precisa domanda lui rispose “Contento per lo scudetto, ma abbiamo pareggiato!”
Questo deve essere il modo di pensare di una squadra con personalità che in questa stagione ha collezionato già sei pareggi in 14 gare. Radice oggi non si accontenterebbe di pareggiare, ma lotterebbe fino all’ultimo. E’ questo ciò che manca al Toro di oggi, la volontà di guadagnarsi la propria posizione in classifica, costi quel che costi.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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