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Toro, si può sopravvivere anche senza Cerci ed Ogbonna

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Di fronte al pericolo che il mercato del Toro giri attorno ai tormentoni Cerci e Ogbonna, vado controcorrente e dico che molto probabilmente una loro cessione entro il mese di giugno non sarebbe poi così catastrofica. Anzi.Appurato che il...
Alessandro Costantino
Alessandro Costantino Columnist 

Di fronte al pericolo che il mercato del Toro giri attorno ai tormentoni Cerci e Ogbonna, vado controcorrente e dico che molto probabilmente una loro cessione entro il mese di giugno non sarebbe poi così catastrofica. Anzi.

Appurato che il valore dei due giocatori in questione non si discute e che, senza di loro, il tasso tecnico della squadra si abbasserebbe notevolmente, nell'ipotesi tutt'altro remota che entrambi partano, allora sarebbe importante che ciò avvenisse in tempi brevi. Questo, infatti, oltre a consegnare nelle mani di Petrachi un budget di tutto rispetto (Cairo permettendo...), darebbe anche ad allenatore e direttore sportivo il tempo sufficiente per trovare alternative di valore per rimpiazzare i due, cosa che invece sarebbe molto più ardua se i due fossero ceduti nel mese di agosto. So che molti già a questo punto storceranno il naso dicendo che la cessione dei nostri "top player" significherebbe di fatto la rinuncia a qualcosa di più che una salvezza risicata, ma su questo mi permetto di dissentire. Se Cairo avesse predisposto un progetto di reale potenziamento della squadra i due giocatori in questione ne sarebbero stati sicuramente il cardine e, confortati dal sicuro arrivo di altri elementi di pari valore, non avrebbero esitato a voler rimanere al Toro. Non foss'altro per il mero calcolo di giocare da titolari in una squadra più ambiziosa nell'anno che precede i Mondiali brasiliani quindi con tutti i vantaggi connessi. Purtroppo il patron granata si è finora ben guardato dal lanciare un vero piano di rafforzamento per puntare in alto: la strategia adottata sembra quella dei piccoli passi, oculatissima per le casse societarie (e le sue), un po' meno per far gola a campioni già sulla breccia dell'onda.

In quest'ottica, che qualcuno ha già definito del “tirare a campà” e di cui dobbiamo farci una ragione, mi sembra più che logica la mossa di non riscattare Cerci (perchè investire su di lui altri 5 milioni e poi rischiare di non riuscire a venderlo l'anno prossimo a più di 7,5 milioni, cioè quanto sarebbe stato interamente pagato compresa la rata dell'anno scorso?) e tutt'al più sperare in un rinnovo a costo zero della comproprietà con la Fiorentina (ipotesi plausibile). Il ragazzo ha fatto un'ottima stagione ma quest'anno è al bivio: o esplode definitivamente quantomeno confermando quanto di buono fatto quest'anno oppure ritorna definitivamente nell'anonimato, ma senza ulteriori prove d'appello. Considerando che la prima ipotesi è quella più probabile, Alessio punterà per il resto della carriera una big salutando il Toro e Ventura. A questo punto se si potrà monetizzare la sua valorizzazione sarebbe sciocco non incassare subito già prima della chiusura delle comproprietà. Si perderebbe un gran giocatore, ma, a mio avviso, un suo naturale sostituto è già nelle mani del Torino: Weiss. La bionda ala ormai ex Pescara, ha infatti tutte le qualità di Cerci: dribbling, velocità, tiro, assist. Se Ventura si dimostrasse altrettanto bravo con lui nel limarne i limiti caratteriali e raffreddargli un po' la testa calda dovuta alla giovane età, il Toro si ritroverebbe un campione in casa facendo così un doppio affare.

Su Ogbonna la situazione è un po' diversa. Essere il frutto del vivaio granata impone col giocatore un legame sentimentale in più, sebbene Angelo non abbia fatto nulla per coltivare con la piazza un rapporto che andasse al di là della stima reciproca. Al contrario, più volte ha sottolineato che solo considerazioni tecnico sportive dovevano essere alla base delle sue scelte: come dire, andrò dove mi dirà la testa e non il cuore. Ragionamento ineccepibile in qualsiasi piazza, un "cicinin" (un pochino, come si dice in piemontese) meno se fatto da chi con la maglia granata addosso ci è cresciuto. Tant'è che la pretendente regina per accaparrarsi il forte centrale è proprio la Juve: difficile per noi tifosi rimanere indifferenti se la destinazione finale fosse davvero Vinovo... C'è chi farà notare che “pecunia non olet” e che quindi se Marotta offrirà di più è giusto vendere Ogbonna alla Juve. Non so come mai, ma ho la sensazione che l'offerta migliore non sarà quella dei gobbi e che quindi la beffa per noi tifosi potrebbe davvero essere doppia...

Vada dove vada, per sostituirlo l'idea è tenere Rodriguez, sperando che sia lui che Glik confermino l'ottima stagione disputata. Forse si tenterà la scommessa Valentini, argentino ancora giovane e dalla spiccata personalità, forse tornerà alla base Mantovani (ma in che condizioni fisiche visti i molteplici infortuni?), magari esploderà Chiosa che dopo lo splendido campionato a Nocera farà il ritiro con Ventura oppure ci sorprenderà Cinaglia. E se la dirigenza ci regalasse lo svincolato Van Buyten fresco vincitore della Champions col Bayern? In fondo alla Lazio andò bene con Klose che tutti davano per bollito, possibile che al Toro certi colpi non possano mai riuscire?

 

Alessandro Costantino

Twitter: AleCostantino74

 

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