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columnist
Forse la vittoria di domenica sera la si può paragonare a quel Torino-Genoa terminato 2-1, quando allo scadere Immobile e Cerci ribaltarono la gara in un minuto. Sul Milan è stata una vittoria spartiacque ed il derby sarà la nostra prova del nove.
Primi giorni di maggio, Toro in un periodo positivo, a ridosso della zona Champions, a poche ore dal derby e alla vigilia del 70° anniversario di Superga. Questo è lo scenario fantastico con cui i granata arrivano a questi giorni cruciali. Nemmeno il più romantico dei granata avrebbe immaginato un momento del genere. La vittoria sul Milan ha di fatto declassato lo stesso match contro i rossoneri al secondo posto tra le partite più importanti della stagione, con il derby della Mole che già normalmente racchiude significativi importanti ed oggi, in questo contesto, regala un’adrenalina che il popolo granata non prova da decenni.
I meriti sono da dividere tra allenatore e giocatori, ma forse l’artefice principale è proprio Mazzarri. Riconosco di averlo criticato aspramente in passato, soprattutto per l'assenza del gioco. In verità continua a non piacermi la qualità delle trame di gioco, tuttavia è innegabile come il Toro abbia un’organizzazione di squadra invidiabile. Il mister sa preparare le partite e lo fa in maniera impeccabile. La difesa è d'acciaio. Peccato che proprio Moretti salterà il derby, ma confido che Bremer sia finalmente pronto! Il difensore brasiliano è destro e farlo esordire titolare proprio in un derby che può valere una stagione intera potrebbe essere un rischio. Però schierare De Silvestri sul centrodestra, spostando Izzo a sinistra, a mio modo di vedere rischierebbe di minare eccessivamente gli automatismi difensivi ormai consolidati. Preferirei fare giocare un solo giocatore fuori ruolo – in questo caso Bremer, destro sul centrosinistra – che non farne giocare due, De Silvestri ed Izzo.
Il gruppo arriva a questo impegno più compatto che mai. Anche questo sarà merito di Mazzarri, ma ad ogni modo la squadra mostra finalmente la voglia di raggiungere l'obiettivo. Avete visto come ad esempio De Silvestri e Belotti sono andati a calmare Parigini che stava rischiando di ristabilire subito la parità numerica nel match contro il Milan? Quello del capitano e di Lollo è l’atteggiamento giusto di chi, palesa la voglia di raggiungere i tre punti. Anche su questo il tecnico toscano avrà i suoi meriti, infatti nella conferenza di oggi ha fatto leva proprio sulle motivazioni, e sulla forza da trovare dentro ognuno di sé.
Ora torno nello stato ansiogeno che mi contraddistingue a poche ora prima della Straccitadina: smetto i vestiti del reporter, e indosso quelli del tifoso che sogna di vivere un’altra serata magica dopo quella di domenica scorsa.
Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.
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