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Toro, tra mercato e quel senso di incertezza

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: “Il tifoso attende che il presidente dichiari Belotti “incedibile”, che il contratto gli venga rinnovato con una clausola totalmente fuori mercato che la firma del Gallo rappresenti...
Vincenzo Chiarizia

Cairo è stato piuttosto esplicito, ma non a tal punto da mettere la pietra tombale sulla questione Belotti. Non ha dichiarato il giocatore “incedibile”, ma si è limitato a sottolineare il potere contrattuale del Toro sia nei confronti di Belotti, quando ha detto che sia la società che il calciatore hanno assunto un impegno reciproco, che nei confronti del Milan con la pressione mediatica che spinge il Gallo in rossonero.

In questi giorni si sta parlando anche di un potenziale ritocco contrattuale che farebbe aumentare l’ingaggio del bomber fino a tre milioni. Qualora accadesse, qual è il fine di Urbano Cairo? La sensazione è che il presidente del Torino stia lavorando per mantenere alto il prezzo del cartellino e dunque il ritocco contrattuale avrebbe l’unico scopo di mantenere Belotti in squadra fino a giugno 2018, scommettendo su un’altra stagione top del bomber della nazionale, con la speranza che si scateni un’asta internazionale, ottenendo così la più grande plusvalenza della sua gestione. Per carità, è tutto legittimo e soprattutto sarebbe anche un azzardo in quanto Belotti potrebbe anche non ripetere la stagione scorsa. Se però così fosse, è ovvio che il metodo di ragionamento del patron granata può essere comprensibile, ma non condivisibile dai tifosi del Toro. Il tifoso attende che il presidente dichiari Belotti “incedibile”, che il contratto gli venga rinnovato con una clausola totalmente fuori mercato che la firma del Gallo rappresenti una dichiarazione di amore e fedeltà.

La verità però è che Cairo si trova evidentemente a combattere contro i tentennamenti della punta che, per evitare probabilmente di fare gaffe o di dire frasi che potrebbero essere strumentalizzate e che in futuro gli si potrebbero ritorcere contro, resta in un silenzio sempre più rumoroso che comincia a far mugugnare la piazza. Se la punta bergamasca fosse intenzionata a rimanere, avrebbe sicuramente rilasciato almeno una dichiarazione in questa direzione, non credete? E’ vero però che Cairo sostiene che lui non debba dichiarare amore per il Toro, ma è altrettanto vero che non è la prima volta, né sarà l’ultima, che tifosi e Cairo la pensano in maniera diametralmente opposta. Belotti non prende posizione pubblicamente, ma non è detto che non l’abbia presa in privato. Solo che tifoso vuole certezze e non è giusto che le parole di Serse Cosmi secondo il quale i tifosi granata non riescano a godersi le cose belle, si debbano necessariamente verificare ogni anno. Il tifoso vuole una sterzata che regali stimoli, un progetto che preveda investimenti e soprattutto una crescita che porti per davvero la squadra in Europa. E dunque anche se il piano di Cairo di mantenere alto il prezzo del Gallo si dovesse concretizzare, è evidente che il presidente stia cercando di tenere Belotti per “almeno un altro anno”, parole dette più volte da lui e Petrachi, ma che purtroppo non regalano belle sensazioni e danno invece l’idea che il Toro sia in perenne cambiamento senza avere mai un netto miglioramento. Per esempio l’Atalanta riesce a confermare senza problemi il Papu Gomez, perché il Toro non riesce a farlo col suo giocatore migliore?

La crescita della squadra passa anche per i piani d’investimento che la società sta portando avanti per rinforzare la rosa e, Belotti a parte, i nuovi innesti per migliorare la rosa continuano a latitare. A centrocampo si continua a tergiversare, così come sembra che si continui a non considerare l’acquisto di un difensore centrale mancino. A questo punto potrebbe anche non arrivare visto che i nomi che circolano in questo momento sono quelli di Tonelli e Paletta che sono entrambi destri. Certo Petrachi ci ha abituato ad agire a fari spenti e a prendere giocatori come Berenguer depistando completamente l’attenzione mediatica, ma non mi stupirebbe nemmeno se il Torino si presentasse ai nastri di partenza con il solo Moretti sul centro sinistra. E’ già capitato in passato che i granata abbiano iniziato la stagione con delle lacune in determinati ruoli chiave. A centrocampo Imbula è tramontato e balla ancora il nome di Donsah per il quale il Toro avrebbe avanzato un’offerta al Bologna di 5,5 milioni.

Il tifoso è preoccupato perché in questo momento si sente come in un fortino con dei tesori che i nemici vogliono saccheggiare. Per questo accolgo con favore lo striscione dei tifosi a Bormio “Barreca non si tocca”, ma perché la tifoseria organizzata non ha fatto sentire allo stesso modo il proprio parere sulla posizione del bomber granata?

Comunque, pur con qualche difficoltà, provo a guardare il bicchiere mezzo pieno e, rispetto ad una settimana fa, almeno le parole di Cairo hanno alimentato la speranza che Belotti possa rimanere ancora con noi, ma resta sempre quel senso di incertezza che sfinisce.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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