In terzo luogo pur avendo fatto un mercato chirurgico e ben bilanciato, al momento solo i "veterani" Molinaro e Nocerino sembrano poter essere in grado di inserirsi al meglio nel telaio della squadra dell'anno scorso. Quagliarella si potrà valutare quando raggiungerà uno stato di forma pari a quello dei compagni mentre quasi tutti gli altri giocatori acquistati sembrano più validi rincalzi che potenziali titolari. Ovviamente la stagione è lunga e, se come tutti ci auguriamo, il Toro lotterà su tre fronti, tutti torneranno utili alla causa. Di tutti i reparti quello più fragile al momento appare l'attacco: la coppia Quagliarella-Cerci potrebbe anche far sognare ma è una coppia solo sulla carta. Martinez è la scommessa più grande, per qualità e per entità dell'investimento fatto su di lui, mentre Larrondo e Barreto, positivi contro gli svedesi, possono sparigliare le carte nelle scelte di Ventura solo se inizieranno ad essere davvero letali sotto porta, cosa che negli ultimi anni della loro carriera non gli è riuscito molto...
Pertanto l'entusiasmo dell'inizio di questa stagione non tragga in inganno nessuno. C'è ancora molto da fare in casa Toro, soprattutto se il playoff dovesse andare e bene e il Toro si trovasse nei gironi di Europa League a settembre. Ripetere l'annata dell'anno scorso è un must ed è fondamentale per non interrompere questo meraviglioso percorso di crescita che ha riportato tutti noi tifosi a sognare nuovamente in grande stile.
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