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Toro, tre giorni per definire l’obiettivo stagionale

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: “Sembra di essere tornati all'improvvisazione del mercato estivo”
Vincenzo Chiarizia

Mancano ancora tre giorni alla fine del mercato, ma mai la tifoseria avrebbe sognato lo scenario attuale: centrocampo da completare, un esterno sinistro, un centrocampista e una punta come si deve inche sia un alter ego di Belotti. Il tutto con la Roma che salità al Grande Torino. Davvero sembra di essere tornati all'improvvisazione del mercato estivo che portò alla fine Konan in attacco. C'è chi si accontenta delle mancate cessioni dei big granata, condizione banalmente ovvia per chi ambisce a migliorarsi. I nuovi arrivi sono Izzo, Meité, Bremer e Ola Aina. Mancano ancora il rinforzo a centrocampo, l'alter ego di Belotti che all'occorrenza può essere anche il compagno e un altro esterno. Soprattutto mancano le cessioni. Il Toro non riesce a vendere i propri esuberi e questo la dice lunga su quanto siano stati acquisti sbagliati che non hanno reso secondo le aspettative. Valdifiori, Acquah e Niang sono elementi che al momento vestono ancora la maglia granata pur non rientrando nel progetto.

Questo mercato sarà ricordato per le tre telenovele: Verissimo, Peres e Krunic. L'incapacità del Toro per chiudere queste trattative è direttamente proporzionale, spiace dirlo, alla capacità dei cugini bianconeri di portare a termine in maniera tempestiva la trattativa per CR7. Ma dove vuole andare il Toro se ha difficoltà a chiudere operazioni come quella del bosniaco empolese? Intendiamoci Krunic non mi faceva impazzire, ma se davvero la trattativa non dovesse andare in porto la dirigenza granata si troverebbe a cercare qualcun'altro a centrocampo a tre giorni dal termine del mercato.

Spiace dirlo, ma quest'anno pare mancare davvero la volontà di rinforzare la squadra. Non sono il solo a rendersene conto, ma gran parte della tifoseria granata è in fermento. I soli 6000 tagliandi circa staccati nel match di Coppa Italia contro il Cosenza sono indice di quanto il popolo granata sia stanco della mediocrità. Si attende ora con curiosità i dati ufficiali degli abbonamenti staccati.

E non si dica che sono gli articoli critici come questo a fomentare l'ambiente, perché io muoio dalla voglia di poter scrivere bene del mercato del Toro, se avesse preso ad esempio Badelj, Locatelli, Gagliardini o Borja Valero che sono praticamente esuberi nel centrocampo dell'Inter, avrei avuto solo parole al miele.

Purtroppo in tre giorni non si potranno fare miracoli perché mancherebbero i tempi tecnici per fare le trattative. Se ad esempio Krunic è la prima scelta per Mazzarri, perché non alzare l'offerta? Invece si è perso tempo fino a far arenare la trattativa. Inoltre non sono soldi che il presidente Cairo caccia di tasca sua, il Toro ormai è una creatura che cammina con le sue gambe e ha le liquidità per poter investire e cioè denaro che giunge dalle cessioni degli ultimi anni. Senza fare nel dettaglio i conti della serva, vanno però considerati anche i famosi introiti dei diritti TV che il Torino FC percepisce: perché non affondare il colpo?

Insomma la misura sembra essere colma, il calciomercato è agli sgoccioli e il campionato alle porte. Nessuno si sarebbe immaginato di avere la rosa così incompleta a pochi giorni dall'inzio del campionato. Spero che negli ultimi tre giorni il Toro mi dimostri a tutti gli scettici che si sbagliano di grosso, lo spero con tutto il cuore, ma anche se dovesse portare a casa qualcosa, il tutto sembra essere dettato dall'improvvisazione. Chi vivrà, vedrà.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

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