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Toro, triplo salto mortale

Alessandro Costantino
Alessandro Costantino Columnist 
Il Granata della Porta Accanto/ Toro atteso da un trittico di partite toste: rilancio definitivo o nuove difficoltà?

Le due vittorie consecutive in campionato e il passaggio del turno in Coppa Italia hanno riportato il sereno in casa granata dopo due mesetti in cui un'evidente crisi di risultati aveva, invece, spento l'entusiasmo di un inizio di stagione da applausi.

Neanche il tempo di godersi il momento positivo a livello di risultati e prestazioni che il calendario mette di fronte la squadra di Ventura ad un trittico di partite molto impegnativo ed oltretutto ravvicinato: in una decina di giorni Glik e compagni affronteranno, infatti, al Comunale una Roma ferita e bisognosa di riscatto, il temibile Sassuolo in trasferta ed infine il derby  da dentro/fuori negli ottavi di Coppa Italia. Nonostante il clima sereno che finalmente si è tornato a sentire intorno alla squadra e una certa fiducia della tifoseria per il prosieguo della stagione, le tre partite in questione sono, a mio avviso, da tripla tutte e tre ed il loro esito influenzerà non poco le ambizioni e l'umore con cui giocatori e tifosi arriveranno alla sosta natalizia. Inutile girarci attorno, ma se si uscisse dalla Coppa e si raccogliesse un bottino di punti molto magro nelle altre due partite si ripiomberebbe nel clima di delusione e preoccupazione che aleggiava sulla Sisport prima della trasferta di Bergamo. Al contrario, risultati positivi metterebbero il Torino in rampa di lancio per giocarsi, col nuovo anno, obbiettivi concreti che saprebbero accendere ulteriormente la passione e l'entusiasmo dei suoi tifosi.

E ad analizzarlo ancora più nel dettaglio questo crocevia stagionale del Toro appare ancora più paradossale perché se da una parte con la politica dei rinnovi (ultimo quello di Maksimovic, sempre in attesa di quello di Glik) la società sta programmando con grande scrupolo e serietà il futuro, dall'altra la squadra, in caso di risultati deludenti nelle prossime settimane, rischia di arrivare a gennaio senza avere veri stimoli da lì a maggio. E sarebbe un vero peccato. Io mi auguro che si possa iniziare il girone di ritorno "attaccati" al treno di chi può sperare in un posto UEFA e ancora in corsa per la coppa nazionale: solo così avrebbe ancora senso parlare di crescita per questa squadra. Diversamente, Ventura dovrebbe accelerare gli inserimenti dei giocatori sui quali si poggerà il suo progetto nel prossimo biennio o, quantomeno, certificare la bocciatura di coloro che invece non riterrà adatti in modo da non "sprecare" l'eventuale mezza stagione di transizione.

Europa League, sogno Coppa Italia o inserimento dei giovani? Le prossime tre partite ci faranno capire verso cosa dovremo focalizzare la nostra attenzione da gennaio in avanti. Il bello è che comunque potrebbero anche essere tutte e tre! Un Toro forte e sicuro dei propri mezzi non deve aver paura di pensare in grande: senza un cambio di mentalità difficilmente, infatti, ci sarà vera crescita. Avere il coraggio di volersi prendere le vittorie a prescindere da chi si incontra sarebbe già un grande passo. Che è ora di compiere: basta rimandare sempre a domani. Il domani del Toro deve iniziare ad essere l'oggi.