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Toro: tu chiamale emozioni…

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Le Saldature / Il pensiero di Beppe Pagliano, che oggi ci racconta le ultimissime emozioni personali legate al Toro
Beppe Pagliano

 

Questa settimana nonostante fosse orfana del campionato mi ha regalato due avvenimenti di importanza notevole e nessuno dei due avvenimenti in questione ha nulla a che vedere con il calcio giocato.

Andiamo ad elencarli con ordine.

Qualche giorno fa è rimbalzata la notizia di una richiesta, non so quanto ufficiale, da parte della società dell'Empoli, di poter salire il 4 maggio a Superga.

Questa a parer mio è una di quelle notizie che valgono più di cento scudetti, per quanto mi riguarda sarei felicissimo se il 4 maggio al colle salissero non uno, ma due autobus, sarei estremamente orgoglioso se accanto ai giocatori del Toro alla lapide si recassero i giocatori della società toscana.

Da parte dell'Empoli mi ricordo come in occasione del nostro Centenario, venne accettata  con signorilità la sconfitta dopo che non venne convalidato loro un gol regolarissimo, in seguito ad un salvataggio ben oltre la linea di Barone, ebbene da parte della società biancoazzurra l'episodio venne catalogato come errore da parte della terna arbitrale e non vi fu alcun accenno polemico.

Per come intendo io lo sport questa proposta è da prendere al volo e se mai il 4 maggio a Superga accanto ai nostri giocatori ci saranno pure quelli dell'Empoli da parte mia gli applausi saranno calorosi allo stesso modo.

Avvenimento numero due.

Ieri sera era in programma la cena sociale annuale del Punt Masin Granata, club al quale sono iscritto fin dalla sua fondazione. Con me erano presenti sia mia moglie che il piccolo Leon di cinque anni, il quale impaziente, da tutta la sera gironzolava per casa con indosso la sua maglia granata d'ordinanza.

La cena è stata l'occasione per incontrare vecchi amici di tutta una vita, poi come sempre sono giunti due giocatori che in questa occasione erano Quagliarella e Maxi Lopez, i quali spiace dirlo, avevano già altri impegni e non si sono potuti godere in pieno la serata.

A un certo punto della serata, Davide ed Emiliano,le vere anime del club, hanno chiamato sul palco, per essere premiato con una targa ricordo, un piccolo tifoso granata come simbolo del futuro del nostro tifo.

Con mio enorme stupore è stato chiamato Leon Pagliano,  avrei voluto che vedeste con quali occhi Leon mi ha guardato cercando di vincere la timidezza nell'alzarsi e stringersi a me, l'avvicinarsi stretto alla mia mano davanti agli occhi di quasi quattrocento persone e poi ancora,  osservare mio figlio ricevere dalle mani di Quagliarella e Maxi Lopez la targa ricordo è stata una delle emozioni più grandi che abbia  vissuto in vita mia sia come tifoso granata che come genitore.

Non potrò mai ringraziare abbastanza tutto il direttivo del Punt Masin per questo gesto meraviglioso che mi riempie di orgoglio tutto granata, ma che voglio dividere con tutti i papà ed i bimbi che erano presenti in sala ieri sera, tutti quanti meritiamo di essere premiati per il semplice fatto che continuiamo a raccontare a noi stessi ed ai nostri figli la meravigliosa favola della nostra Storia.

Ieri sera mentre percorrevo quei pochi metri, mi sono rivisto bambino, pure io stretto alla mano di mio papà, in quella occasione mi accostavo a ricevere una carezza da un monumento assoluto della Storia granata, vale a dire l'immenso Giorgio Ferrini, ebbene non è cambiato nulla, potremo continuare a tribolare in eterno, ma la nostra meravigliosa, folle, romantica, nostalgica, unica, idea di Toro non morirà mai e il Toro continuerà a sopravvivere grazie al nostro folle amore verso il colore granata…

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