Dopo l'ennesimo pareggio, e l'obiettivo dell'Europa che rimane sì a portata di mano, ma solo perchè altri non fanno meglio, il fuoco che divampa nei cuori granata ha la potenza di un piccolo cerino.
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Toro, un fuoco da riaccendere
Settimana dopo settimana, sembra svanire sempre più anche quella sezione più testarda, di cui ho sempre fatto parte, che sperava nella prossima gara, nella prossima prestazione. Il campionato è ancora lungo, e non vorrei ad un certo punto trovarmi a dire "purtroppo", come è capitato nell'ultima parte dello scorso campionato, quando la mancanza di traguardi fattibili e di grinta avevano tolto divertimento alle nostre domeniche.
E'un peccato vedere il Toro galleggiare senza meta, con piccole scintille di orgoglio che non bastano più a risanare le ferite dato dal vuoto di intenzioni. E non è nemmeno più il momento di cercare colpe o colpevoli, perchè l'apatia si respira un po'ovunque, a tutti i livelli.
E'ora che qualcosa cambi, perchè non è tardi per recuperare un po'di quel fuoco e non sarà semplice farlo contro due squadre come Lazio e Napoli. Ma si può far vedere comunque qualcosa in più, si può fare meglio.
Noi aspettiamo ancora, sperando di ricominciare a divertirci e a dare legna al cerino, perchè poi alla fine la speranza non l'abbandoniamo mai.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 34 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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