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Toro, una piccola iniezione di fiducia

Riccardo Agnello
Lo Psicologo Granata / La nota più lieta di questa fredda serata è che, finalmente, anche il Gallo si è sbloccato

Missione compiuta, il Toro batte 2-0 il Carpi e passa il turno di coppa Italia. La partita non è delle più emozionanti, ma i ragazzi mettono in campo la testa giusta e portano a termine il loro compito, ottenendo un risultato non certo imprevedibile ma nemmeno così scontato: lo scivolone è sempre dietro l'angolo e Cagliari e SPAL insegnano. Sottovalutare partite come queste può sempre rivelarsi dannoso. La sfida del “Grande Torino” è per pochi intimi (complice anche un freddo micidiale) e le emozioni non sono numerose, ma già alla mezzora il Toro mette in ghiaccio il risultato con i gol di Falque e Belotti, dando l'impressione di poter colpire ogni qualvolta acceleri il ritmo della gara. Per il resto c'è poco da segnalare, se non qualche occasione qua e là nel secondo tempo e il divertente episodio della punizione calciata da Milinkovic-Savic che fa tremare la traversa sotto la Maratona.

Ma la nota più lieta di questa fredda serata è che, finalmente, anche il Gallo si è sbloccato ed ha ritrovato la via della rete che ormai mancava da più di un mese; non sarà molto ma almeno potrebbe dare una piccola iniezione di fiducia per il nostro capitano, così come l'esser tornati alla vittoria potrebbe dare una piccola scossa all'intero gruppo. Come l'ha definita un mio paziente, la partita di ieri sera, deve essere “una piccola fiammella che va alimentata per ritrovare il fuoco granata”. Ok l'espressione è forse un po' troppo poetica, ma rende benissimo l'idea. Da questa partita si deve ripartire per ritrovare fiducia anche in campionato, dove urge dare una netta sterzata ai risultati per recuperare il terreno dalle prime. Il vecchio detto “vincere aiuta a vincere”, mai come ora, casca a pennello per descrivere il momento dell'ambiente Toro.

Le prossime partite saranno di elevata difficoltà, per cui servirà un grande impegno da parte di tutti i ragazzi, ma le 2 trasferte di Milano, dalle quali il Toro è uscito imbattuto e con più di un rimpianto, hanno dimostrato che quando le difficoltà aumentano, questa squadra tira fuori il meglio.

Alla prossima dal vostro Psicologo del Toro!

Laureato in Economia, gestisco un negozio di caffè che trasformo clandestinamente in uno studio in cui esercito la professione di psicologo dedicato ai miei compagni di tifo; 30 anni, da 24 abbonato in maratona ho imparato a comprendere il comportamento di ogni singolo fenotipo di tifoso del Toro e mi diverto ad analizzarlo. Al quinto anno sulle colonne di TN, ecco a voi lo Psicologo del Toro!