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columnist
Domenica sera arriva l’Inter rigenerata da Mazzarri e fresca di cambio di proprietà: da giorni si parla dell’esordio della nuova Inter indonesiana (neanche fosse una squadra diversa da quella che ha iniziato il campionato…). Arriva a Torino dopo una secca sconfitta interna contro la Roma nonostante una buona prova disputata e quindi in cerca di riscatto immediato. Il Toro, di contro, si presenta alla sfida in piena emergenza, con una difesa di fortuna e con qualche giocatore non al cento per cento della condizione. Tutte queste situazioni, combinate all’immancabile cabala (nemmeno fosse una nuvoletta da impiegato) che vede l’Inter vincente a Torino più o meno da vent’anni, lascerebbero presupporre l’ennesima serata da ‘’torinista’’… Per una volta però possiamo sperare in qualcosa di diverso? E se tutti questi dettagli si rivelassero un’arma a doppio taglio per l’Inter? Il tifoso granata, come sapete, ha smesso da tempo di aspettarsi qualcosa dal mondo della varianza (chiamiamola fortuna) e sa per certo che se una partita deve andare male perché l’avversaria magari è in un buon momento, o perché deve riscattarsi, o perché ha un evento particolare da festeggiare, ebbene puntualmente andrà male, magari anche nella maniera più beffarda possibile. Ai miei pazienti raccomando, pertanto, la solita cautela pre-grandi, della serie: meno ci aspettiamo, meno rimaniamo delusi. Ma forse questa volta si intravedono spiragli: prima o poi dovrà finire il predominio territoriale nerazzurro qui a Torino no? E se fosse proprio in questo loro giorno di giubilo e festa? Personalmente spero di vedere un Toro disputare la partita sapendo di non aver nulla da perdere aggredendo l’avversario dal primo minuto a costo di rischiare qualcosina in più: in pratica l’opposto di quanto ha fatto nel derby. Cari pazienti, prepariamoci a vivere questa sfida con poche aspettative ma strizzando l’occhio ad un possibile ribaltamento del pronostico, che come dico ormai da un po’ di tempo: prima o poi arriverà anche per noi… Un saluto dal vostro personale psicologo granata. Riccardo Agnello (foto M.Dreosti)
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