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Armando Izzo: il leone granata

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TosoSofia / Torna l'appuntamento con la rubrica di Elisa Fia: "Durante le partite è raro, anzi quasi impossibile, non accorgersi della sua presenza in campo"
Elisa Fia

Nonostante in una squadra ci si trovi ad essere tutti punti di un stesso piano ognuno il quale assume una data rilevanza ed importanza, ciascuno a suo modo, in questo periodo di impegni nazionali per alcuni dei granata, è forse di dovere puntare la lente di ingrandimento su uno degli elementi del Toro che è direttamente coinvolto nell'impiego nazionale stesso. Pur essendo parte non della vecchia guardia, dato il suo più o meno recente arrivo nel mondo granata (si parla del 2018), Armando Izzo, con la sua solida presenza, sembra aver inesorabilmente segnato le sorti della difesa, dal suo arrivo sino ad oggi.

Durante le partite è raro, anzi quasi impossibile, non accorgersi della sua presenza in campo, costantemente messa in risalto da una luminosità nel gioco che sembra non lasciare spazio a dubbi: è lui l' MVP della retroguardia del Toro, di cui incarna in toto lo spirito.

Basti guardarlo negli occhi, soffermarsi sullo sguardo deciso che ha al momento della discesa in campo e che appare come un silenzioso, ma deciso, inneggiare alla volontà di vincere.

Volontà stessa del numero cinque granata che si riflette nel suo modus operandi, nella veemenza con cui si avventa su ogni pallone giocabile, non sbagliando mai un'entrata mediante una "felinità" nei gesti che rimanda alla maestosità di un leone che fiero punta la preda ed elegante la porta a sé.

In più, per quanto si stia parlando di un difensore, Izzo non è sicuramente manchevole di una notevole capacità realizzativa, specialmente sui calci da fermo: spesso e volentieri si presenta puntuale sui palloni, con la giusta incornata vincente al seguito.

In poche parole si può dire, con certezza, che il suddetto "leone granata" sia sì, un punto sul e nel piano del Toro come gli altri giocatori, ma che la sua virtualità lo renda in assoluto un punto di riferimento sia per i compagni che per la tifoseria e non di meno per gli avversari: un elemento che riflette se stesso nell'incutere timore ed il suscitare ammirazione.

Studentessa di Filosofia, classe '98, presso l'università La Sapienza di Roma. La scrittura ed il Toro sono sempre stati le mie più grandi passioni. Sono una persona determinata ed ambiziosa, che da sempre il massimo in tutto ciò che fa, specialmente se riguarda ciò che amo. Nei miei articoli cerco sempre di mettere tutta me stessa cercando di coinvolgere chi legge, provando a fornire al lettore più spunti di riflessione possibili.

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