A due match dall’arrivo di Nicola al Toro si può sicuramente dire che c’è stato un primo sussulto di ripresa: se fino a qualche partita fa si parlava del Torino come la squadra eternamente rimontata, adesso si può iniziare a parlare di un Toro da rimonta.
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Inversione di rotta: primo passo verso la svolta
Come detto nell’articolo precedente a questo, e come confermato dal campo, era pressoché impossibile che l’arrivo del nuovo tecnico granata segnasse un cambiamento immediato nell’assetto della squadra, in quanto i grandi risultati possono solo venire col tempo. Tuttavia, la gestione di Nicola ha sicuramente sorpreso più di quanto ci si aspettasse: due rimonte in due partite ed un assetto di gioco decisamente più improntato ad offendere che a difendere.
Se l’assetto calcistico di Giampaolo sembrava essere indirizzato verso un metaforico toro scalpitante, ma mai realmente entrato nell’arena, seppur con grande potenziale, si potrebbe dire che il nuovo Toro sia finalmente sceso in campo, senza alcun timore di perdere - liberato da quella paura che era ormai diventata un impedimento per l’intera rosa- ma con la volontà di far vedere che non c’è alcun matador che possa reggere di fronte ad una squadra che ha voglia di riscatto.
Sicuramente è presto per fare pronostici e dire che Nicola sarà il tecnico che segnerà la salvezza del Toro, eppure le carte messe in tavola sembrano essere tutte in regola per auspicare il meglio e dare piena fiducia al nuovo tecnico che, anche da giocatore, non si è mai nutrito di paura ma di coraggio ed intraprendenza, dipendenti da un forte carisma che non può che giovare ai giocatori granata ed all’ambiente granata in sé.
Dare tempo al tempo deve continuare ad essere il motto da seguire, senza pretendere troppo sin dall’inizio, in quanto le grandi aspettative sono fatte più per essere deluse che rispettate: guardare verso l’orizzonte è bello, ma scordarsi dei piccoli passi, senza badare a dove si cammina, è molto più rischioso. Bisogna curare l’erba del proprio giardino volta per volta ed un giorno, guardandosi indietro, si sarà certamente fieri di essere partiti dalle piccole cose.
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Studentessa di Filosofia, classe ’98, presso l’università La Sapienza di Roma. La scrittura ed il Toro sono sempre stati le mie più grandi passioni. Sono una persona determinata ed ambiziosa, che da sempre il massimo in tutto ciò che fa, specialmente se riguarda ciò che amo. Nei miei articoli cerco sempre di mettere tutta me stessa cercando di coinvolgere chi legge, provando a fornire al lettore più spunti di riflessione possibili.
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