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Un Toro da compitino, ma in campo ci vuole cuore

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Il Toro é la mia più grande passione!Il giardinaggio é il mio hobby!Il mio giardino é popolato da numerose piante di azalee e di rododendri, adoro le esplosioni di colori con cui queste piante annunciano la...
Beppe Pagliano

Il Toro é la mia più grande passione!Il giardinaggio é il mio hobby!Il mio giardino é popolato da numerose piante di azalee e di rododendri, adoro le esplosioni di colori con cui queste piante annunciano la primavera.Vorrei raccontare ciò che è successo ad un rododendro che per anni ho coltivato nel mio giardino.Si trattava di una pianta forte, i suoi rami erano robusti ed i suoi fiori rosso scuro erano una gioia per gli occhi, purtroppo un brutto giorno mi accorsi che dei maledetti parassiti presero di mira le sue radici, nutrendosi della sua linfa vitale. Ho lottato a lungo contro questi ospiti indesiderati, fin quando sono stato costretto ad estirpare questo rododendro dalla terra in cui era cresciuto ed in cui aveva sempre vissuto. Sono stato obbligato a metterlo a dimora in vaso, per alcuni mesi l'albero ha cercato di abituarsi a questa sua nuova condizione, i suoi rami sembrava potessero ancora regalare nuovi fiori, ma le sue radici erano irrimediabilmente rovinate e così a poco a poco il mio rododendro é rinsecchito fino a morire.Il Toro fino ai primi anni novanta era una squadra forte, ci giocavano in gran parte giocatori cresciuti nel vivaio, i quali in campo ci mettevano quel qualcosa in più, in quanto legati alla maglia che indossavano.Il terreno su cui sbocciavano questi nuovi giocatori era naturalmente il Filadelfia, su quel prato si creava un'alchimia particolare tra i tifosi e la squadra.Tutto ciò faceva sì che il Toro fosse una società unica nel panorama calcistico italiano.Un maledetto giorno anche il Toro fu attaccato da dei parassiti, i quali colpirono le sue radici e come  il mio rododendro anche il Toro dovette essere estirpato dal suo terreno e pian piano, giorno dopo giorno smise di fiorire.Sarà un caso, ma da quando è stato sradicato dal Filadelfia, il Toro non ha più vinto un derby!Sarà un caso, ma  l'unico giocatore cresciuto nelle giovanili granata, alla vigilia della stracittadina di sabato, ha rilasciato dichiarazioni perlomeno fredde e distaccate nei confronti della propria squadra e dei propri tifosi!Sarà un caso, ma le dirigenze che si sono avvicendate in questi anni, hanno gradualmente perso l'impronta granata!Nel mio articolo della settimana scorsa, mi ero rivolto ai nostri giocatori, in un modo molto ingenuo e retorico, volevo che a interloquire con loro fosse il ragazzino sognatore  che sopravvive in me, speravo di vedere undici giocatori che in campo buttassero veramente il cuore oltre l'ostacolo, confidavo che ci mettessero l'anima.Purtroppo ho visto, nella quasi totalità dei professionisti diligenti, preoccupati a svolgere il loro compitino senza infamia e senza lode, è venuto però a mancare totalmente il sacro furore che per anni ha contraddistinto i derby giocati in maglia granata.Sono arcisicuro che nessuno di loro, nel momento in cui Glik è stato espulso, ha creduto minimamente nell'impresa.Mi si potrà dire che gli avversari erano molto più forti, ma partendo da questo presupposto il Toro, di derby, nella propria storia ne avrebbe vinti ben pochi.Probabilmente nessuno dei nostri giocatori, sabato sera, ha provato il dolore fisico che ho provato io e con me migliaia di altri fratelli granata.Mi sono sentito come un condannato a morte che viene portato al patibolo, aspettavo soltanto il momento in cui avrei ricevuto il colpo di grazia.Nemmeno per un istante ho avuto la speranza di potercela fare.Il Toro che ho imparato ad amare era una squadra indomita, che non si arrendeva mai, questo di oggi mi spiace dirlo, é un Toro, inteso come società e squadra, senz'anima e senza identità.Quello che è successo al mio rododendro sta irreparabilmente capitando anche al Toro, per evitare che questa sia la cronaca di una morte annunciata, le cose devono cambiare al più presto.Occorre assolutamente fermare questa lenta agonia che si protrae da troppi anni.Ed ora cari fratelli granata torno al mio passatempo in giardino! Beppe PaglianoTwitter @beppepaglianobeppepagliano@toronews.net   (foto Dreosti)

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