Di certo il Torino contro il Genoa non ha meravigliato. Approccio alla partita discutibile, poca brillantezza e la solita difficoltà nel creare palle gol pulite contro squadre che si difendono basse. Però il Torino ha passato il turno ed è quello che contava in quella circostanza. Perchè di attenuanti ce n'erano: i numerosi infortuni, l'ampio turnover obbligato (la difesa era sostanzialmente inedita), il prato dell'Olimpico in condizioni non idonee per la Serie A che penalizzano soprattutto chi deve fare la partita, l'ambiente che continua a essere poco d'aiuto con 4000 paganti scarsi pronti a brontolare fin dall'inizio nonostante la squadra arrivasse da una bella vittoria a Roma (e se a esporsi in merito è uno come Sirigu, magari andrebbe ascoltato). In ogni caso, volendo parlare di numeri - che vanno presi in considerazione sempre - il Torino ha fatto 16 tiri contro gli 11 del Genoa con il 58 per cento del possesso palla. Quindi la partita sarà stata noiosetta ma non così negativa da parte granata.
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Un Toro vero si vede nelle difficoltà
Editoriale / La squadra di Mazzarri vince, non convince appieno ma ha delle attenuanti. Il Bologna test importante
Mazzarri si è presentato in sala stampa rabbuiato perchè sa quanto sarà difficile preparare la partita col Bologna. Lo sarà di certo viste le premesse, ma il Toro deve uscire fuori nelle difficoltà. La partita di domenica è molto importante quanto complicata e proprio per questo la squadra dovrà anteporre la compattezza e la determinazione davanti a tutto. L'obiettivo, per Belotti e compagni, deve essere quello di portare i risultati dalla loro parte; farlo superando difficoltà oggettive farebbe assumere ad un'eventuale vittoria un sapore ancora migliore.
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