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Ogni promessa è debito
Vado ad elencare gli errori a mio parere più gravi di Urbano Cairo da quando ha acquistato il Toro.
1) Avere puntato sul Filadelfia per gli allenamenti della 1^ squadra anziché da subito sul Robaldo. Pure tenendo conto delle tempistiche burocratiche (più di cinque anni per per potere iniziare i lavori!) la struttura del Robaldo forse sarebbe più funzionale alle esigenze della 1^ squadra e si sarebbe risparmiato sui costi. Il Filadelfia deve diventare la casa delle giovanili del Toro ed il museo anche a cielo aperto dei tifosi granata. Lo scrivo per esperienza professionale, quando le scelte sono in mano ad una Fondazione non si va da nessuna parte. I dirigenti hanno, legittimamente o meno, prospettive diverse e le decisioni sono sempre frutto di mediazioni al ribasso.
2) Non avere allontanato Bava prima. Come ho già scritto, in prima squadra sono arrivati stabilmente solamente Buongiorno e Singo. Sta bene vincere la Coppa Italia dei giovani, ma dal responsabile del Settore giovanile occorre pretendere di più. Cioè, oltre ad un attivo di bilancio cedendo i giovani senza eccessive prospettive, portare giocatori di valore in 1^ squadra. La cessione per pochi soldi di Lucca ed avere insistito su altri (di cui farò il nome quando saranno ceduti) non è da dirigente affidabile, anche perché il settore giovanile per una squadra come il Toro è troppo importante. Un benvenuto a Ludergnani e auguri di buon lavoro.
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3) Non avere ingaggiato Zeman a partire dalla stagione 2009/10. Dopo la retrocessione andava operato un totale rinnovamento. Il boemo avrebbe costruito una squadra di giovani anche provenienti dalle serie inferiori. La sua anti-juventinità avrebbe avvicinato alla squadra più tifosi, ed in ogni caso avrebbe destato curiosità ed aumentato le presenze allo stadio.
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4) Avere assunto Mihajlovic nell’anno in cui Gasperini era in cerca di squadra. Il Miha peraltro ha pagato la scelta di Hart come portiere, il peggiore che io ricordi avere visto difendere la porta granata.
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5) Se si riesce ad ingaggiare giocatori come Quagliarella poi non si devono cedere, a meno che non siano i giocatori stessi a volere andare via. A tale proposito su Belotti mi taccio sino a quando non saranno definitive le sue scelte e soprattutto le avrà motivate. In ogni caso sempre e solo Forza Toro.
Avvocato generalista da oltre 40 anni, autore di un saggio sulla storia della professione forense pluripremiato (con un lontano passato di direttore sportivo di due squadre militanti in Eccellenza) e tifoso del Toro da quando Meroni ha vestito la maglia granata.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
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