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Urra! Urra! …

di Guido Regis *In tantissimi abbiamo annusato all’inizio dell’estate un aria nuova. Chi l’ha scritto espressamente, chi facendo gli scongiuri, chi tiepidamente per timore o altro.Ora siamo all’ottava di campionato con...
Guido Regis

di Guido Regis *

In tantissimi abbiamo annusato all’inizio dell’estate un aria nuova. Chi l’ha scritto espressamente, chi facendo gli scongiuri, chi tiepidamente per timore o altro.Ora siamo all’ottava di campionato con venti punti in cassaforte, il doppio dell’anno scorso e avanti di tre sulla seconda. Nell’ottava giornata del 2010-2011 la classifica vedeva il primato del Siena con 18 punti seguita da Novara con 16 e Atalanta con 15. Si parlava di guardarci soprattutto indietro.Poche cose, ma sostanziali, sono mutate da allora perché, come è uso dire,  Gutta cavat lapidem; non vi, sed saepe cadendo/ huic addiscit homo: non vi, sed saepe legendo.E Cairo ci legge e sente da diversi anni, tutti in diverso modo. A lungo andare volente o nolente qualche indicazione l’ha colta. Un allenatore esperto, duttile, innovativo che sappia farsi rispettare ma sia anche padre e consigliere di atleti ragazzi, costretti un po’ in anticipo rispetto ad altri ad essere uomini. Un direttore generale giovane ma di antica scuola Toro. Un responsabile del settore medico, anziano ( se mi legge mi spara), esperto, tifoso viscerale, che sa farsi rispettare ed in grado di affiancare Ventura comportandosi da zio con i giocatori.  Un direttore sportivo finalmente dedito esclusivamente alle mansioni che gli sono proprie. Due giocatori simbolo, di categoria superiore, rimasti a dispetto di tutto e tutti. Un organico ben assortito e assemblato nei modi e tempi consoni. La giusta commistione prima squadra e primavera. Il risultato non serve descriverlo ne commentarlo. E’ vero che quest’anno nessuna compagine di B, al di fuori della Samp, possiede caratteristiche, blasone e spintarelle tali da ammazzare il campionato, ma questi tre anni ci hanno insegnato che anche realtà come il Varese o il Brescia potevano metterci in ginocchio.E’ vero che per ora non si sono viste partite spettacolari con decine di tiri in porta e vittorie altisonanti, ma il calcio di questi ultimi anni premia sostanzialmente il possesso palla, la padronanza del gioco e queste le caratteristiche principali del nuovo Toro. Si avverte direi innegabilmente che esistono ancora ampi margini di miglioramento e soprattutto si nota che quando l’avversario è costretto a scoprirsi, le maglie granata iniziano ad infilarsi veloci come coltelli affilati nelle difese altrui.In sostanza viviamo un momento sereno, meritato, con prospettive rosee e possiamo sorridere, esultare.Si Urra! Urra! Eppure non me la sento di non ripetere: attenzione popolo granata! Per anni la nostra attenzione è stata attratta dalla rabbia per lo sconfortante buio, illuminato a sprazzi da illusori raggi di sole. Ora ci facciamo attrarre dal tepore di un sole che sembra finalmente non tramontare. In un modo o nell’altro, perdiamo di vista tutto ciò che è accaduto, accade ed accadrà in torno.  Lo dico e scrivo davvero con tutta la convinzione, il cuore e le energie che ho, non scherzo.Cosa deve accadere ancora perché il popolo granata si svegli ?Non riesco ancora davvero a farmi una ragione di questa continua passività  quasi rassegnata ai soprusi nemmeno troppo velati che stiamo subendo senza reagire.Non riesco davvero a comprendere come davvero tanti di noi siano realmente convinti che le nostre disgrazie, il nostro arrancare per sopravvivere sia solo frutto di sfortuna o responsabilità esclusiva di presidenti faccendieri incapaci, senza soldi ed interessati al nostro Toro “per farsi pubblicità”.Ma cosa deve ancora accadere per far comprendere a tutti che se esiste ( ed esiste eccome)  un ostacolo al nostro legittimo risorgimento, alla possibilità di tornare liberamente e giustamente dove ci spetta, di competere nuovamente ad armi impari, ma fieri, con le “corazzate” europee, questo ostacolo aveva ed ha un nome preciso, notissimo, chiarissimo che non è Rossi, Calleri, Borsano, Goveani, Vidulich, Ciminelli, e tantomeno Cairo ? Ma davvero alcuni di noi credono che un imprenditore potentissimo magari di Alba, piuttosto che Austriaco,  Russo, Arabo o Marziano non decida d’investire sul Toro, perché non gliene frega nulla, perché non ha mercato, o perché esistono tifosi con teste calde pronti ad andare sotto casa a rompere i marroni se non si fa quello che dicono loro ? C’è un solo nemico di questo nostro meraviglioso, puro, bellissimo, immortale, vero, sano, onesto Toro, ed è lo stesso nemico di questa Italia, il nemico delle persone davvero per bene che lavorano, che non vogliono sopraffare il prossimo ma che mettono in gioco persino i loro risparmi per aiutarlo, che non esigono ne accettano regalie dallo stato come dagli arbitri, che non sfruttano il lavoro altrui, che non si drogano, non si sposano con prostitute di “alto bordo”, divorziano e ricostruiscono famiglie “per bene” di facciata, continuando di nascosto a soddisfare il loro comuni e per certi versi tristi bisogni sessuali ( non mi riferisco solo all’attuale premier, per favore, ragionate !)Credevate che qualsiasi politico di destra o di sinistra o recessionista, persino del Toro, si sarebbe realmente mosso per fare giustizia dopo l’ennesima regalia milionaria pagata da tutti, meno che dai beneficiari, con la quale si è costruita una nuova luccicante cloaca commerciale nella periferia di Torino ?E’ solo un caso il fatto che se un imprenditore piuttosto che una cooperativa di tifosi, decidessero mai d’investire sullo stadio Olimpico, si troverebbero vessati ancora dalle ipoteche, nonché da insostenibili vincoli della soprintendenza, superati “inspiegabilmente” solo quando si è dovuto costruire una copertura per le Olimpiadi del 2006 ?La soprintendenza, in un comune storicamente comunista, si preoccupa fiscalmente di salvaguardare uno stadio fascista in cemento armato, ed una pista di atletica, quando vent’anni prima era assente di fronte al vilipendio dell’abbattimento di un vero monumento storico dello sport italiano ? Ce li stiamo inventando noi i nomi e la provenienza di chi gestirà il marketing commerciale anche dell’Olimpico, con la finalità, per ora ritrattata, di affidargli il nome di un sponsor ? Ce le inventiamo noi queste cose, da anni ? Siamo degli psichiatrici extraterrestri ? Abbiamo le travegole ? C’è qualcuno che ha ancora il coraggio di rispondere si.Certo, ora preoccupiamoci come sempre di vedere se il Toro di Ventura cresce ancora ed ammazza il campionato. Ora facciamoci distrarre dal raggiunto ma effimero primato di classifica in serie B win.  Magari al momento opportuno ci verrà negato con qualche stratagemma e noi ci ritroveremo nuovamente imbufaliti con un Cairo inebetito a domandarsi ancora una volta perché accade, mentre gigantesche talpe con il pelo a strisce continueranno a scavare indisturbate un anonima tomba per i nostri colori.Mercoledì 28 settembre alle ore 11 presso l’Hotel Genio di C.so Vittorio 47 un gruppo di tifosi onesti, seri, ma soprattutto eroici, interessati esclusivamente al bene Toro ha provato ancora una volta in una conferenza stampa, a far comprendere che esiste solo una strada per il futuro del Toro, come del calcio.In Argentina è stata intrapresa da anni, come in Spagna, in Inghilterra.In Germania è imposta per legge; una società di calcio non può esistere se non ha una compartecipazione del 50 + 1 % dei tifosi. Li i conti sono trasparenti, a posto da anni e le società non necessitano per il loro sostentamento di più del 30 % in diritti televisivi. In Italia invece questi rappresentano circa il 70% delle entrate. Non sono io, non sono quelli di ToroMio e dell’Azionariato Popolare Italia ad aver scoperto l’acqua calda; e’ inevitabile, il futuro del calcio sta in questo tipo d’impostazione.Ebbene: la sala conferenze era gremita con gente in piedi, a dispetto della foto comparsa su questo sito e scattata mezz’ora prima dell’inizio. Si è spiegato in modo semplice quanto dovrebbe essere scritto e diffuso da tutti i giornali sportivi e non, un giorno si e l’altro pure.Eppure la notizia non ha trovato che un piccolo insignificante spazio su Tuttosport.Ne hanno parlato un paio di siti granata come Toro News, vari siti di altre squadre, persino del Gallipoli.Per il resto il solito strategico silenzio totale. Ma volete domandarvi perché e non rispondervi con le solite menate del tipo “non c’è un testimonial famoso” “non funziona, ci hanno già provato” ( falso) “non ci crede nessuno” o peggio “ è impossibile” ?Di Ciuccariello o di Proto i giornali ne hanno parlato per settimane…era roba seria?Se mai ci fosse un “testimonial famoso ed affidabile” metà di noi sarebbe pronto ad accusarlo di voler semplicemente aumentare la sua popolarità.Se uno degli imprenditori presenti nel movimento uscisse allo scoperto idem !Non se ne parla perché questa è davvero una iniziativa troppo logica, direi elementare, limpida, che ridurrebbe, forse abbatterebbe gli illeciti finanziari ed i facili guadagni, per cui non fa odiens e soprattutto da molto fastidio.Gli strisiciati come varie “grandi” squadre italiane si sono già organizzate in questo senso da tempo, e nel modo che più loro aggrada.Non crederete mica ancora che i proprietari della Giuva, come delle altre, buttino milioni di euro nelle casse delle loro società calcistiche da sprovveduti benefattori ?  Il Toro e qualsiasi suo “mono proprietario” non è e non sarà mai messo nelle condizioni di poter fare questo da solo. Vogliamo rendercene conto una volta per tutte? L’unica alternativa è partire dal basso, da noi, ed essere in tanti.Ecco perché il concetto di azionariato nel calcio in Italia è mantenuto nell’anonimato dai giornali, ben supportati dallo scetticismo dei pochi tifosi che ne sono a conoscenza. Oggi in ToroMio ci sono alcuni a rappresentare questo movimento, tra cui il sottoscritto, ma è necessario e vogliamo che un domani ci siano altri più capaci, più forti, più intelligenti, più abili, più giovani, a sostituirci. Non importa assolutamente chi “governa” questa idea, ciò che importa è che il popolo granata si risvegli una volta per tutte e governi insieme un Risorgimento Granata. Solo questo ci permetterà di gridare davvero “ Urrà ” senza fermarci mai più.Per cui avanti…..con il silenzio e lo scetticismo.  * presidente Toro Club C.T.O. "C.Sala"www.toromio.net

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