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“Almeno abbiamo centrato un risultato, anche se non c’è molto di cui esultare. Ora si tratta soprattutto di capire che cosa ne sarà del Toro, anche dal punto di vista tattico, nella prossima stagione”. E’ realistico Lello Vernacchia, l’ex giocatore granata e nostro esperto di tattica. Perché non si tratta tanto del presente quanto del futuro, ancora tutto da scrivere.
Anche lui, come molti, è convinto che Ventura rimarrà: “Però credo che si sia reso conto anche lui di aver messo in difficoltà i suoi ragazzi con questo modulo. Fino a quando hanno retto fisicamente il 4-2-4 ci poteva anche stare, negli ultimi due mesi che erano cotti si è rivelato un mezzo disastro, perché o vai in vantaggio 2-0 e gestisci la partita, oppure si fa dura. Ecco perché potrebbe realmente puntare sul 5-3-2 o meglio sul 3-5-2 in modo da essere più offensivo”.
Deciso il modulo, ci sarà da pensare agli uomini: “Fondamentale è capire se Cerci rimarrà perché è uno dei pochi capace di fare la differenza. Poi servirà sicuramente un centrale di peso ed esperienza per sostituire Ogbonna, anche se quelli che hanno giocato al suo posto in stagione hanno fatto bene”. Fondamentale ora sarà il ruolo di Petrachi, o chi per lui, e degli osservatori: “Premesso che secondo me i direttori sportivi sono la rovina del calcio, perché le squadre dovrebbero essere fatte solo da presidenti e allenatori visto che ci mettono loro la faccia, le critiche a chi va in giro ad osservare i giovani sono preconcettuali. Perché anche a me è capitato molte volte quando lavoravo per l’Empoli di vedere ottimi talenti, ma poi scoprivo che Milan, Inter o Juventus avevano avanzato offerte migliori. In questo la società deve dimostrare decisionismo”.
Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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